Fanocle

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Fanocle (... – metà III secolo a.C.?), poeta greco antico.

Citazioni di Fanocle[modifica]

  • [Le Baccanti tracie, dilaniato il corpo di Orfeo, gettano in mare il capo mozzato infitto sulla lira] Tosto li spinse l'onda canuta a Lesbo divina | tutto sonando il mare d'un tintinnar di lira, | e gl'isolani lidi dai flutti battuti, ove tomba | ebbe del tracio Orfeo l'armonïoso capo. | Sovra la tomba gli appeser la lira armoniosa che muti | mosse i macigni e mosse l'onda di Forco orrenda; | sì che di lire e d'inni risuona quell'isola sempre, | e sopra ogni altra terra miete messe di canti.[1]

Note[modifica]

  1. Da Gli amori o I belli, traduzione di Ettore Bignone; citato in Francesco Pedrina, Musa Greca, Antologia di poeti e prosatori greci con profili degli autori e pagine critiche organicamente scelte per un disegno storico-estetico, Casa Editrice Luigi Trevisini, Milano, V ristampa, pp. 878-879.

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