Fariborz Kamkari
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Fariborz Kamkari (1971 – vivente), regista e sceneggiatore iraniano di origine curda.
Intervista di Viviana Ponchia, quotidiano.net, 29 dicembre 2024.
- Mi hanno fermato con un libro di Gramsci in tasca. Per punizione sono stato spedito nella sezione adulti ed è stata la mia fortuna, perché nel reparto minorile si veniva stuprati nelle prime ventiquattro ore. Hanno comunque trovato il modo di torturarmi anche lì. Purtroppo a Evin è la prassi. [...] In base a cosa vogliono da te, si va dalle sevizie fisiche alla massiccia somministrazione di droghe per farti dire cosa vogliono sentire. A me è capitato il trattamento del pollo arrosto. Nudo, legato mani e piedi a un palo che gira come uno spiedo, sospeso in aria e frustato.
- La mia esperienza risale a molti anni fa ma non credo che le cose siano cambiate. Evin è un carcere matrioska: un grandissimo palazzo di sei piani e poi un'infilata di prigioni-satellite contrassegnate da numeri. Le celle di isolamento sono larghe un metro e mezzo e lunghe tre, con una latrina e senza materasso. Si dorme sul cemento fra il viavai di topi e scarafaggi. Chi è fortunato trova una coperta piena di pidocchi.
- [Come è stato liberato?] Con un trucco paradossale. I miei, che mi pensavano morto, pagarono un giudice corrotto perché dicesse che la mia colpa non era possedere un libro ma una pistola. All'epoca c'era l'amnistia per chi deteneva armi illegali e mi sono salvato.
Filmografia
[modifica]- Pitza e datteri (2015)
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