Federico Salvatore
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Federico Salvatore (1959 – 2023), cantautore e cabarettista italiano.
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Il mago di Azz
[modifica]Etichetta: RTI Music, 1996.
- Oh mamma non capisci | come è falsa la morale | la maschera di fango | bagnata nell'argento, | sono un diverso mamma, | un omosessuale | e questo tu lo prendi | come un tradimento. (da Sulla porta, n. 3) [coming out]
Coiote interrotto
[modifica]Etichetta: RTI Music, 1997
- Mamma se ci vedessi siamo in ventimila: | i Fedayn della Curva B. | C'è uno striscione azzurro in prima fila: | "Ciro Ferrara stavi meglio qui". (da Tira in porta, n. 2)
- Tira in porta! Tira in porta! | Tira in porta rint' 'o sangue 'e chi t'è muort'! | Ferlaino! Ferlaino! | Nun o vi' che 'st'ala destra è 'na latrina?! (da Tira in porta, n. 2)
- La cozza felice ritorna sul fondo | scottata dall'acqua bollente del mondo, | ma quando si accorge che il totano è morto | si fa avvelenare dall'acqua del porto. | Ah quando l'amore | diventa canzone | fa le bollicine | sul fondo del mare. (da Sul fondo del mare (il totano e la cozza), n. 6)
- Uè Totò! | Quanti uomini e caporali ogni giorno di più. | Li vedi da lassù? | Uè Totò! | Siamo tutti fratelli Caponi da Napoli in giù. | Siamo i soliti ignoti, uccellacci uccellini, | in un letto a tre piazze, ma dov'è la libertà? | Uè Totò | tartassati fra miseria e nobiltà.[1] (da Uè Totò, n. 12)
Fare il napoletano... stanca!
[modifica]Etichetta: Arancia Records, 2009.
- Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)
- Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia | porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13) [riferito a Renzo Arbore]
- Perché ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro | che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro | come quello di Berlino che ci spacca in due metà: | uno è figlio 'e bucchino l'altro è figlio 'e papà. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)
- Io ho capito che la vita è solo un viaggio di ritorno | che domani è già finito e che ieri è un nuovo giorno. | Sembra un gioco di parole ma mi sento più sicuro | coi progetti dal passato e i ricordi del futuro. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)
Note
[modifica]- ↑ Questi versi fanno riferimento a molti lungometraggi della filmografia di Totò, nell'ordine: Siamo uomini o caporali (1955), Totò, Peppino e la... malafemmina (1956, con i fratelli Caponi), I soliti ignoti (1958), Uccellacci e uccellini (1966), Letto a tre piazze (1960), Dov'è la libertà...? (1954), I tartassati (1959) e Miseria e nobiltà (1954).
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Opere
[modifica]Il mago di Azz (1996)
Coiote interrotto (1997)
Fare il napoletano... stanca! (2009)