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Federico Salvatore

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Federico Salvatore nel 2014

Federico Salvatore (1959 – 2023), cantautore e cabarettista italiano.

Citazioni tratte da canzoni

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Il mago di Azz

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Etichetta: RTI Music, 1996.

  • Oh mamma non capisci | come è falsa la morale | la maschera di fango | bagnata nell'argento, | sono un diverso mamma, | un omosessuale | e questo tu lo prendi | come un tradimento. (da Sulla porta, n. 3) [coming out]

Coiote interrotto

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Etichetta: RTI Music, 1997

  • Mamma se ci vedessi siamo in ventimila: | i Fedayn della Curva B. | C'è uno striscione azzurro in prima fila: | "Ciro Ferrara stavi meglio qui". (da Tira in porta, n. 2)
  • Tira in porta! Tira in porta! | Tira in porta rint' 'o sangue 'e chi t'è muort'! | Ferlaino! Ferlaino! | Nun o vi' che 'st'ala destra è 'na latrina?! (da Tira in porta, n. 2)
  • La cozza felice ritorna sul fondo | scottata dall'acqua bollente del mondo, | ma quando si accorge che il totano è morto | si fa avvelenare dall'acqua del porto. | Ah quando l'amore | diventa canzone | fa le bollicine | sul fondo del mare. (da Sul fondo del mare (il totano e la cozza), n. 6)
  • Totò! | Quanti uomini e caporali ogni giorno di più. | Li vedi da lassù? | Uè Totò! | Siamo tutti fratelli Caponi da Napoli in giù. | Siamo i soliti ignoti, uccellacci uccellini, | in un letto a tre piazze, ma dov'è la libertà? | Uè Totò | tartassati fra miseria e nobiltà.[1] (da Uè Totò, n. 12)

Fare il napoletano... stanca!

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Etichetta: Arancia Records, 2009.

  • Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)
  • Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia | porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13) [riferito a Renzo Arbore]
  • Perché ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro | che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro | come quello di Berlino che ci spacca in due metà: | uno è figlio 'e bucchino l'altro è figlio 'e papà. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)
  • Io ho capito che la vita è solo un viaggio di ritorno | che domani è già finito e che ieri è un nuovo giorno. | Sembra un gioco di parole ma mi sento più sicuro | coi progetti dal passato e i ricordi del futuro. (da Se io fossi San Gennaro, n. 13)

Note

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  1. Questi versi fanno riferimento a molti lungometraggi della filmografia di Totò, nell'ordine: Siamo uomini o caporali (1955), Totò, Peppino e la... malafemmina (1956, con i fratelli Caponi), I soliti ignoti (1958), Uccellacci e uccellini (1966), Letto a tre piazze (1960), Dov'è la libertà...? (1954), I tartassati (1959) e Miseria e nobiltà (1954).

Altri progetti

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Opere

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