Ferruccio Tartuferi

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Ferruccio Tartuferi (1852 – 1925), medico italiano.

  • Per determinare le forme delle cellule nervose mi servii della colorazione nera (Golgi), metodo preziosissimo al quale, benché poco diffuso e da poco scoperto, pure già spetta l'incontestabile vanto di avere apportato alla conoscenza della fina anatomia del tessuto nervoso un contributo tale che nessuno dei metodi finora conosciuti può menomamente vantare.[1]

Citazioni su Ferruccio Tartuferi[modifica]

  • Nelle prime ore del 31 Agosto 1925 si spense nella quiete e solitaria villa all'Osservanza: comprese con lucida mente l'appressarsi dell'ora suprema, ebbe uno sguardo infinitamente triste, sorrise mesto ai suoi cari e spirò. Con cuore ancora profondamente addolorato, io che gli fui vicino con animo affettuoso e vissi con Lui l'amarezza delle ultime sue giornate, rivolgo il mio pensiero al Maestro illustre, allo studioso tenace, felice di poter additare l'Uomo che oggi rimpiangiamo a coloro che amano veramente ed hanno il culto della scienza.[2] (Italo B. Biancini)

Note[modifica]

  1. Da Studio comparativo del tratto ottico e dei corpi genicolati nell'uomo, nella scimmia e nei mammiferi inferiori, Tip. di S. Calderini e figlio, 1882, p. 6.
  2. Da Annuario 1925-1926, Università di Bologna. Cfr. Unibo.it.

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