Filippo Gatti

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Filippo Gatti (1970 – vivente), cantautore, musicista e produttore discografico italiano.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Tutto sta per cambiare[modifica]

Etichetta: Sony BMG, 2003

  • Tutto sta per cambiare, | un corpo non è affatto male, | per quanto mi appartiene. (da Kaya, n.1)
  • Dentro l’albero il seme, dentro la goccia il mare. (da Kaya, n.1)
  • Ricordati: non prendere quello che non puoi lasciare. (da Kaya, n.1)
  • Idioti con la sindone di Che Guevara, | una P.R. laurea in comunicazione, | alla parola “nuovo” suona la fanfara, | alla parola “nuovo” grande commozione. | Sono migliaia già gli artisti di regime, | i maghi, i frombolieri e le puttane. | Milioni di nuove canzoni d'amore. (da Un idiota, n.2)
  • Ora, per favore, un po’ di comprensione. | Sono uno sfruttato ritenuto in eccesso, | ho in mano un grande e solido mattone, | vorrei contribuire alla storia. (da Un idiota, n.2)
  • Come sei mi rende libero, | mi fa pensare | e non mi fa pensare. (da Solo gli stupidi si muovono veloci, n.3)
  • Io mi fermo per guardare, tu rimani dove sei. | Solo gli stupidi si muovono veloci. (da Solo gli stupidi si muovono veloci, n.3)
  • Sei solo un’altra scatola, | ma non ho fretta | e non mi va di entrare. (da Solo gli stupidi si muovono veloci, n.3)
  • Ora che non hai paura come prima, | se l’inverno è la paura della primavera, | prima, nella folla, vienimi ad aprire. | Ora che la luce si può costruire | e le voci corrono nell’imbrunire, | prima della bomba, vienimi ad aprire. (da Pandora, n.4)
  • Quello che sai dimenticalo ancora. | La strada è più difficile, la notte fa paura. | Tu vedi i grandi numeri, ma io vedo la polvere. (da Requiem per i grandi numeri, n.5)
  • Mettiamoci d’accordo, | quanto vorrai costare? | Molti costano poco. | La libertà col sale. (da Requiem per i grandi numeri, n.5)
  • Sei solamente giovane, | non diventare pazzo, | non alzare le mani. | La libertà col cazzo. (da Requiem per i grandi numeri, n.5)
  • Nell’immagine fissa | il sorriso è mancato. | Ti hanno allontanato | la testa e il cuore. (da La memoria libera, n.6)
  • E se non dormirai, | se l’ascolterai, | scoprirai che | la memoria libera. (da La memoria libera, n.6)
  • La stanza era vuota, | gli uomini assenti. | È sempre lo stesso | l’odore di neve. | È solo un’idea | che non puoi fermare. (da Microspirity, n.7)
  • L’aereo non eri tu | dietro di me. (da Microspirity, n.7)
  • Fermati, non guardare, | non scoprire, | non alzare il velo. (da Fermati non guardare, n.8)
  • Quando mi lasci andare | mi sorridi | e quasi mi sollevi. | Tutto si ricompone, | poi scompari. | Questo è l’amore | che non so spiegare. | Che non dovrei spiegare. (da Fermati non guardare, n.8)
  • Uno: la vita è dolore. | Due: il dolore è per il desiderio. | Tre: il dolore si può guarire. | Quattro: dimmi come fare. (da 4NV, n.9)
  • I think I can come in your mind as much as you come in my mind. (da Requiem per i grandi numeri Parte II, n.10)

Il pilota e la cameriera[modifica]

Etichetta: Sunny Bit, 2012

  • Il caffè amaro, il latte freddo, l'acqua per il viso | il vuoto che ha lasciato il tuo sorriso. (da Country Song, n.1)
  • E tutto quello di cui non ho bisogno si trova facilmente | e quello di cui ho bisogno non lo trovo mai. (da Country Song, n.1)
  • Almeno non ho preso cose a rate | e non ho mai votato per nessuno. (da Country Song, n.1)
  • Tutti mi vogliono quando mi va bene. (da Tutti mi vogliono quando mi va bene, n.2)
  • E tutta questa storia del pensiero per vederci agire come microbi | e tutto questo amore che si sgretola ai semafori | con un sorriso stabile e un odio immobile | decido che va bene | quando mi va bene. (da Tutti mi vogliono quando mi va bene, n.2)
  • Per farmi crescere più forte mi aiutavano a cadere. (da Tutti mi vogliono quando mi va bene, n.2)
  • Niente di nuovo, come respirare. (da Il pilota e la cameriera, n.3)
  • Oh, quante solitudini. | Ma anche troppa compagnia. (da Il pilota e la cameriera, n.3)
  • I teatri sono chiusi | e le orecchie sigillate | canto per i pomodori | e le patate. (da Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio, n.4)
  • E ringrazio i grandi artisti, | quelli che hanno già trionfato. | I cronisti della moda hanno ore di lavoro assicurato. (da Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio, n.4)
  • E prendetevi i miei figli, | non vi costeranno niente. | Sono solo dei pensieri, non è niente di importante. (da Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio, n.4)
  • Presidenti del consiglio, | il Paese è migliorato. | Se consumo troppa aria fate un fischio, | che la rubo a un altro Stato. (da Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio, n.4)
  • I presidenti dormono | Si sentono al sicuro, | secondo le statistiche | non c’è futuro. (da Non sei nessuno, n.5)
  • È impossibile amarsi | è impossibile chiederti se lo sai. (da Limbo, n.6)
  • È impossibile lasciarsi | è difficile soltanto dirselo. (da Limbo, n.6)
  • E se li odiavo era soltanto a causa di una mente giovane.| Non ero ancora consapevole di quanto veramente il tempo non perdona. | Adesso vedo chiaramente la paura che li spinge ad essere così, | mentre sdraiati insieme sul divano li guardiamo estinguersi. (da Cattivi esempi, n.7)
  • La discussione sulla pace scricchiolava e non bastava la pubblicità. (da Cattivi esempi, n.7)
  • Una ragazza seminuda non è più un'alternativa alla pornografia. (da Cattivi esempi, n.7)
  • Abbiamo visto già troppe nuvole. (da Qui, n.8)

La testa e il cuore[modifica]

Etichetta: Lapidarie incisioni, 2017

  • Stiamo aspettando un uragano, | un terremoto, un’emozione, | lo scivolo per l’aldilà. (da Gli accordi di Leonardo, n.1)
  • E se nessuno è più colpevole di me | e tutti gli altri non lo sono meno, | il Padre ci perdonerà. (da Gli accordi di Leonardo, n.1)
  • Ho tutto il mondo dietro l’angolo sul mio aeroplano. | Se c’è una guerra, in un minuto, sono già lontano. (da Il re di Lampedusa, n.2)
  • Per non finire sottoterra ho attraversato il mare. (da Il re di Lampedusa, n.2)
  • Ancora credi che una vita vale mille vite? (da Il re di Lampedusa, n.2)
  • E se l’Illuminismo ci ha portato fuori strada | sei tu che mi riporti sempre a casa. (da Amore perdonami, n.3)
  • E non è più come quando | ogni parola era nuova | ed ogni suono era libero. | E non è più come quando | tutti sapevano bene | che una montagna è piu grande di noi. (da I tuoi sì sono scale al buio, n.5)
  • Ho visto il mondo cambiare, | ma per fortuna nessuno | stava pensando a noi. (da I tuoi sì sono scale al buio, n.5)
  • È meglio non parlare | se non hai niente da dire. | Così non puoi sbagliare. (da Il Maestro e Margherita, n.6)
  • Quasi tutto si può imparare | e non si sa dove finisce il vetro | e cosa c’è nascosto in fondo al mare. | Potrebbe dircelo soltanto un pesce. (da Il Maestro e Margherita, n.6)
  • E c’è chi dice che va tutto bene. | E c’è chi dice che va tutto male. | Ma tutti possono dimenticare | e tutti vogliono dimenticare | che quasi tutto si può imparare. (da Il Maestro e Margherita, n.6)
  • Ti mangiano con gli occhi, li sento balbettare. | Seduto accanto a te posso comandare. (da Da soli non si può stare, n.7)
  • Tutti sanno che | tutto è già successo. (da Da soli non si può stare, n.7)
  • Il mare era molto più forte di noi | e il vento non si fa pregare. (da Le sirene e le stelle, n.8)
  • Tutto il dolore del mondo è un’illusione. | Il cielo più in alto è sempre sereno, | le stelle sono buone. (da Le sirene e le stelle, n.8)
  • Possiamo andare al cinema, | se esiste ancora un cinema. (da Uh! La rivoluzione, n.10)
  • Oggi non penso più a domani | come facevo ieri, | ho visto troppi inutili racconti senza fine. (da Uh! La rivoluzione, n.10)
  • Possiamo stare meglio | scordandoci di vincere, | perché chi ha vinto tutto dorme sulle spine. (da Uh! La rivoluzione, n.10)

Altre canzoni[modifica]

  • Ho spento la televisione di domenica, ho smesso di pensare di nascosto, ho messo il mio cervello sotto l'acqua, e dopo sette giorni l'ho rimesso a posto. adesso tu mi sembri così stanca, ti spezzi e ti preoccupi per niente, non mi ricordo cosa cercavamo quando eravamo solo i venditori e il suo cliente. il mondo non è fatto per i deboli, te l'hanno ripetuto e l'hai imparato, e i deboli si arrendono e regalano l'applauso a chi è più forte e a chi se l'è sposato. lo vedo camminare sopra un filo e sotto siamo noi che lo guardiamo, in tasca abbiamo tutti delle forbici, e mentre lo guardiamo siamo fermi e non le usiamo. (da Ho spento la televisione di domenica, 2008)

Altri progetti[modifica]