Cesc Fàbregas

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Cesc Fàbregas

Francesc Fàbregas Soler, detto Cesc (1987 – vivente), calciatore spagnolo.

Dall'intervista di Iacopo Iandiorio, Fabregas: "Juve spettacolare, e Il Milan incute rispetto", Gazzetta.it, 26 settembre 2012
  • [...] quel che mi ha sorpreso tornando in Spagna è che ho scoperto che la Liga è più competitiva della Premier. Barça e Madrid sono tanto forti ed è difficile tenerne il ritmo fino alla fine. In Inghilterra è più facile vincere la Premier. Anche se ci sono molti club che possono conquistarla. Però così se perdi 5-6 gare puoi ancora pensare di vincere il titolo, proprio perché in cima c'è più concorrenza. Qui se ne perdiamo o pareggiamo una si rischia che la Liga sia già persa. E poi le squadre spagnole sono più preparate tatticamente, è più difficile segnare qui, fare assist, c'è meno libertà e più pressing. Anche più concentrazione, equilibrio. La Premier diverte di più perché è meno difensiva, c'è un'azione ogni minuto e i fan si divertono. Ma in Liga devi metter più testa.
  • Sono andato via da Barcellona a 16 anni. Poi ho passato momenti difficili, s'immagini un ragazzino da solo a Londra... Sono tornato da uomo maturo. Tutto questo mi dà il senso di come passi in fretta il tempo e di come una carriera nel calcio sia corta.
  • È stato più che un maestro, un padre sportivo. Mi ha dato tutto: mi ha fatto debuttare a 16 anni, mi ha lanciato in Premier a 17, capitano a 21; siamo arrivati in finale di Champions nel 2006 contro il mio Barça e mi ha fatto sentire importante, e avevo solo 19 anni... Mi ha fatto maturare, se le cose non andavano bene mi dava fiducia, era positivo. Credo che nel calcio il talento sia fondamentale e poi se ti alleni puoi migliorare, ma è un gioco dove conta tanto il fattore psicologico. Al calciatore serve una persona che ogni giorno dica "ho fiducia in te, continua così", uno che te lo dimostri con azioni. Wenger è stata quella persona.
  • [...] Pep era il mio idolo d'infanzia, per lui porto il n. 4. Quando arrivai al Barça a 11 anni Pep era il capitano, ricordo la festa per la Champions del '92. Sono molto orgoglioso che sia stato il mio tecnico.

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