Francesco Guardione
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Francesco Guardione (1847 – 1940), storico e letterato italiano.
- Non vi ha chi non abbia letto senza palpitare le poesie del Costanzo, specialmente i sonetti A MIA MADRE, dei quali il Settembrini disse parole d'affetto, riconoscendo nell'amoroso figlio lo animo del poeta. Le poesie di G. A. Costanzo, fin dal primo apparire, interessarono il Manzoni, il Settembrini, il Bonghi, ed altri onorandi, non che i giovani, che rapiti da quella lettura sentivano amare profondamente il gentile e tenero poeta. Il Costanzo scrisse il MARZO e GLI EROI DELLA SOFFITTA, componimenti, bellissimi per leggiadra e delicatezza artistica, ardui per le mire politiche e i problemi sociali, che si propongono, e che tuttavia restano insoluti; ma suo maggior pregio è il toccare la corda degli affetti. Oh allora la musa del Costanzo si solleva in più spirabil aere, in mondi puri e luminosi, ove le passioni non esercitano alcun sinistro dominio. (da Antologia poetica siciliana del secolo XIX, proemio, p. XLVII)
Bibliografia
[modifica]- Francesco Guardione, Antologia poetica siciliana del secolo XIX, con proemio e note, Tempo, Palermo, 1885.
- Francesco Guardione, Il dominio dei Borboni in Sicilia dal 1830 al 1861 - vol.II, Società Tipografico-Editrice nazionale, Torino, 1907.