Francesco Maria Emanuele Gaetani

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Francesco Maria Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca (1720 – 1802), storico italiano.

Citazioni di Francesco Maria Emanuele Gaetani[modifica]

  • È antichissimo nella Sicilia l'uso de' Parlamenti; più secoli prima anche della venuta del Redentore. (da Della Sicilia nobile, volume I, pag. 106)
  • Nella fu antica Loggia de' mercadanti genovesi, ove facevano li loro incanti e le vendite insieme stipulavansi del Monte della Pietà e di altre Regie e Senatorie Corti, sotto la casa al presente dell'aromatario Francesco Maria Chiarelli, ch'essendo insigne ab antiquo del mezzo busto marmoreo dell'Imperator Carlo V, diede i natali al fu Gio. Pietro Mazarini e de Franchis, da cui fu dato al mondo il celeberrimo Giulio Cardinal Mazzarini di Francia, vi s'erge oggi una bella fonte, che da una grande urna di bianco marmo versa acqua al pubblico da otto grossi cannelli di bronzo. Al presente però la detta Loggia di mercatura si trova commutata in un recinto quadro di basso muro fatto a disegno con pavimento marmoreo, ed ove scendesi per un gradino a fare uso il popolo della bella acqua. Si chiama Garraffello a differenza del Gran Garraffo, che nella strada istessa della Loggia a pochi passi di camino a sinistra incontrasi dalla parte di sopra.[1]

Incipit di Autoapologia[modifica]

Francesco Emanuele, terzo di questo nome, marchese di Villabianca.
Egli è il marchese di Villabianca, oggi per divina munificenza vivente, nato in Palermo, sua patria, figlio del marchese D. Benedetto, secondo di questo nome, e di Cassandra Gaetani ed Alliata, sua genitrice. Uscì al giorno nel lunedì 12 di marzo 1720, rigenerato colle sagre acque lustrali nella parrocchiale chiesa di S. Giacomo la marina, tenuto in essa da Francesco Notarbartolo e da D. Angela Zati, iugali, barone e baronessa di S. Anna, come per fede battesimale registrata nel vol. 2° Nobiltà Emanuele, fogli 211 e 376.

Citazioni su Francesco Maria Emanuele Gaetani[modifica]

  • «Or essendo io, conte marchese di Villabianca e di Belforte, Francesco Maria Emmanuele, portato assaissimo dalla natura alla lezione delle istorie, e molto più di quelle della Sicilia, ove fortunatamente sortii i natali...»: e dunque venticinque volumi in folio, manoscritti, di un Diario palermitano che va dal 1743 al 1802; quarantotto volumi, parte manoscritti parte a stampa, di Opuscoli palermitani; una Storia ricercata di Sicilia ne' suoi passi oscuri e difficili; un vastissimo ragguaglio sulla città, sulla sua topografia e nei suoi monumenti; i cinque volumi della Sicilia nobile (ora in ristampa anastatica presso la libreria antiquaria Forni di Bologna). E tanti altri studi, relazioni, elogi; e una bibliografia, infine, dei propri scritti. (Leonardo Sciascia)

Note[modifica]

  1. Citato in La fontanagrafia Oretea, Edizioni Giada, Palermo, 1986, pp. 87-88-89. ISBN 9788876640575

Bibliografia[modifica]

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