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Fulvio Sodano

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Fulvio Sodano (1946 – 2014), prefetto italiano.

Intervista di Marco Rizzo, 2007; citato in tp24.it, 15 settembre 2013.

  • Il mio primo giorno di servizio a Trapani ho notato che fuori dal palazzo del governo non sventolava il tricolore, tra l'indifferenza generale. Pensi che la gente non sapeva dove si trovasse la prefettura. A mia moglie, che l'indomani mi era venuta a trovare e che invano aveva chiesto la strada, ho dovuto dire di chiedere del palazzo della Provincia [a due passi dalla sede della prefettura, NdR]. Come inizio non era male.
  • Quando ero a Trapani era una città spaccata a metà. C'erano quelli che comunque appartenevano a qualcuno cui era tutto dovuto e subito e gli altri, i paria, di cui nessuno si occupava. La gente comune era tenuta in nessun conto. La città era poi inospitale nonostante la sua vocazione turistica. I turisti dovevano andare via dopo una breve visita. Un centro storico meraviglioso veniva tenuto nel degrado più assoluto. Insomma, c'era da rimboccarsi le maniche, di tentare di riavvicinare la gente alle istituzioni e creare progetti condivisi per determinare uno sviluppo confacente alle caratteristiche della città. Quello che non mancava era la presenza asfissiante della mafia. Mancava quasi del tutto la criminalità comune e la microcriminalità tanto che addirittura mi sono augurato qualche problema di ordine pubblico in più.
  • [Sul suo trasferimento nel 2003 da Trapani ad Agrigento] Sono stato allontanato perché non sono voluto stare al gioco del sistema di potere vigente, schierandomi dalla parte del popolo.

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