Gaetano Polidori

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Gaetano Polidori (ritratto di Dante Gabriel Rossetti)

Gaetano Polidori (1764 – 1853), politico, scrittore ed editore italiano.

Incipit de Il Nabucdonosorre[modifica]

Nabucdonosorre. Sì, voglio ch'ogni suddito m'adori,
e chi il ricusa perirà. Chi mai
può vantar più di me serve provincie?
Chi strinse il brando con miglior fortuna?
Babilonia, l'Egitto, la Giudea,
serve al mio scettro. Io la superba vinsi
Signora delle genti, la cotanto
vantata Gerosolima. Del tempio
Degli Ebrei
le alte prezíose mura
sol io spianar potei. Lor sacri vasi
Io preda fei del mio valor. Lor Regi
io strascinar feci in catene in questa,
per me, città più celebre del mondo.
Io le vie ch'eran pria di popol piene
desolate lasciai tinte del sangue
de' loro abitatori. Io la più bella
gioventù meco a me servir condussi.
M'adori ognun; pera chi 'l niega. Io 'l voglio:
Io Nabucdonosor così comando.

Bibliografia[modifica]

  • Gaetano Polidori, Nabucdonosorre, dalla stamperia di J. Brettell, Marshall-Street, Golden-square, Londra, 1807.

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