Garrincha
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Garrincha, pseudonimo di Manuel Francisco dos Santos (1933 – 1983), calciatore brasiliano.
Citazioni su Garrincha
[modifica]- È il simbolo di un'epoca totalmente scomparsa del football, nella quale i grandi giocatori ancora giocano soprattutto per il piacere, e Garrincha è forse quello che più incarna questo dilettantismo, fino alla stupidità. [«Che giocatore era?»] Assenza totale di professionalità e di visione di carriera. Gioca ad altissimo livello ma come un bambino in cortile, a lui piace dribblare, tutto lì. Vince due coppe del mondo ma non conosce neppure le regole dei tornei. È una specie di "sex machine" che farà tredici figli in giro per il mondo. E un calciatore straordinario. (Olivier Guez)
- Per me giovane calciatore giocare con Garrincha nel Botafogo è stato un onore. Era fantastico, aveva il pallone attaccato al piede, un dribbling dietro l'altro, immarcabile, spettacolare. Era cresciuto in favela senza un minimo di istruzione, aveva guadagnato tanto, ma non pensava mai al domani e così ha perso tutto, come tanti calciatori. Garrincha però era un buono, un generoso, alegria do povo, metteva allegria solo a vederlo giocare, e invece poi è morto triste e abbandonato. (Luís Vinício)
- Se c'è un dio che governa il calcio, è soprattutto un dio ironico e burlone, e Garrincha fu tra i suoi designati all'incarico di farsi gioco di tutto e di tutti nei nostri stadi. Ma siccome è anche un dio crudele, sottrasse allo stupefacente Garrincha la capacità di percepire la sua facoltà di inviato divino. Fu un piccolo e povero mortale che aiutò un Paese intero a sublimare le sue tristezze. Il peggio è che le tristezze tornano e non c'è un altro Garrincha disponibile. Ce ne vorrebbe uno nuovo che continui ad alimentare il nostro sogno. (Carlos Drummond de Andrade)
- Uno con cui non l'ho mai vista, Garrincha. Aveva una gamba più corta, veniva avanti ciondolando, come stesse per cadere, fintava da una parte e partiva dall'altra. (Giacomo Losi)