Georges Brassens
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Georges Charles Brassens (1921 – 1981), cantautore, poeta e attore francese.
Citazioni su Georges Brassens
[modifica]- Ascoltando le sue canzoni è rarissimo incappare in qualcosa che ti faccia identificare con precisione l'epoca in cui la vicenda si svolge. Non ci sono punti di riferimento temporali, non si parla di automobili, aerei, lampadine, radio, televisione. Le canzoni di Brassens sono mondi atemporali e forse proprio per questo resistono all'usura del tempo e rimangono, per le loro tematiche, di un'attualità sconcertante. (Alberto Patrucco)
- In Brassens si intrecciavano tre culture: quella mitteleuropea, col valzer, quella francese, con la giava, e quella napoletana, con la tarantella [...]. Ecco perché le mie prime canzoni vivevano su quei ritmi e su quella atmosfera. Poi mi intrigava il fatto che trattasse temi scabrosi, di grande rilevanza sociale, buttandoli via, cantandoli con una nonchalance da teatrante inglese, più che francese: perché il teatrante francese è enfatico, declamatorio, quello inglese dice cose terrificanti con una specie di indifferenza glaciale. Brassens, insomma, fu il mio grande modello anche se, avendone avuta l'occasione, ho sempre evitato di conoscerlo di persona: mi serviva troppo tenermelo come mito; se questo mito, conoscendolo, fosse crollato mi sarebbe crollato il mondo. Sicché, ho preferito immaginarmelo soltanto attraverso le sue canzoni. (Fabrizio De André)
- Riguardo alla vena satirica di Brassens, hai ragione, affonda le proprie radici in una tradizione tutta francese e che sinceramente stento a ritrovare nell'ambito di altre culture. Che sia il frutto, questo, di una importante rivoluzione che altri popoli non hanno avuto? (Alberto Patrucco)
- All'epoca mi dicevano che celebravo da morto uno che da vivo non se lo filava nessuno, ma poi grazie a Fabrizio le canzoni di Brassens divennero più note e mi sembra che oggi i ragazzi tornino ad appassionarsi alla musica francese d'autore degli anni 50-60.
- È un mito ancora oggi: dai bambini delle elementari ai jazzisti, dalla corale agli intellettuali per la Francia è un grande artista.
- Georges Brassens? È stato il padre di tutti i cantautori venuti dopo di lui. Il poeta francese più importante del secolo scorso. Non lo dico io, ma i francesi.
- Quando l'ho conosciuto, nel '73, era già un guru. Una persona dolcissima. Andai a casa sua, a Parigi, in una di quelle villette a schiera degli anni '30, con il giardino. Era in tuta ginnica e aveva un salotto senza nemmeno un quadro alle pareti, una cameriera con il grembiulino blu e una gatta strabica.
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