Giacomo Torelli

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Giacomo Torelli in un ritratto d'autore ignoto

Giacomo Torelli (1604 – 1678), scenografo, ingegnere e architetto italiano.

Citazioni su Giacomo Torelli[modifica]

  • Che fortuna per il Torelli di aver lavorato per un uomo cui il genio permetteva la generosità di render giustizia anche agli altri! Col benservito del Corneille in tasca[1], il Torelli può sfidare l'oblio dei posteri, i quali pur troppo non lo conoscono gran fitto; in Italia anche meno che altrove. (Alessandro Ademollo)
  • Matematico, poeta, pittore, architetto e meccanico, tutte le sue forze scientifiche[2] ed artistiche applicò all'invenzione ed al perfezionamento dei congegni nei meccanismi scenici. (Alessandro Ademollo)
  • Un altro architetto, di cui non devo tacere, me lo porge la città di Fano. Se fu tempo in cui l'architettura teatrale avesse pregio, per certo fu allora che gli artefici davano nel teatrale ancor quando i teatri non facevano. Fra quelli che più particolarmente si acquistarono fama e onore in questo genere di fabbricazione, celebrano gli storici il cav. Giacomo Torelli da Fano, che, andato a Venezia, non è a dire quanto in questa città piacesse con quelle sue nuove e ingegnosissime macchine di scene e di prospetti decorativi. E quel che poi divenne uso in tutti i teatri, cioè di potere per via di una leva o d'un argano mutare ad un volger d'occhio tutte le scene, fu sua invenzione, la prima volta posta in opera nel teatro dei SS. Gio. e Paolo. Insomma in questa parte d'architettura egli si era acquistato sì alta riputazione, che non poté sfuggire gli effetti della più sdegnosa invidia; la quale, non potendolo nuocere nel nome, cercò d'impedirgli di lavorare; perché una sera assaltato, gli furono le dita della destra tagliate. (Ferdinando Ranalli)

Note[modifica]

  1. Torelli aveva collaborato con il drammaturgo francese per l'Andromeda, rappresentata nel 1650 al Petit-Bourbon.
  2. Nel testo "scentifiche".

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