Gian Luigi Falabrino

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Gianluigi Falabrino (1930 – 2010), pubblicitario, giornalista, scrittore e storico della pubblicità italiano.

A dir le mie virtù[modifica]

Incipit[modifica]

C'era una volta il dottor Dulcamara che, nella sua bottega, prometteva l'elisir di lunga vita o il liquore dell'eterna giovinezza; e chi gli credeva non era più stupido di chi, oggi, crede che i prodotti di bellezza rendano la pelle di una quarantenne simile a quella della figlia adolescente: allora come sempre, si aveva paura della vecchiaia e della morte.

Citazioni[modifica]

  • Per circa vent'anni, fino alla morte tragica per un banale incidente sulla spiaggia, avvenuta nel 1978, Marcello Marchesi fu il prolifico autore di slogan, ispiratore di marchi e di campagne, sceneggiatore di Caroselli. Il nerboruto eroe o atleta, che scolpiva la parola Plasmon alla fine del Carosello, nacque da un'idea di questo umorista prestato alla pubblicità. (p. 91)
  • In quegli anni, anche la propaganda del regime non disdegnava la rima baciata; valga per tutti il celebre motto coniato da Leo Longanesi: Libro e moschetto | fascista perfetto. (p. 131)
  • Di quegli anni, la poetessa Biagia Marniti ricorda che alla Fiera di Bari, si vendevano piccoli panettoni Motta al canto del ritornello: Il panettone | una lira la porzione. | Chi si vuol divertire | tutti a Bari debbono venire. (p. 134)

Bibliografia[modifica]

  • Gianluigi Falabrino, A dir le mie virtù, Garzanti Editore, 1992.

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