Giorgio Amitrano

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Giorgio Amitrano (1957 – vivente), orientalista e traduttore italiano.

Citazioni di Giorgio Amitrano[modifica]

  • [Riferendosi a Banana Yoshimoto] Si è molto discusso sulla sua scelta di adottare un nome d'arte stravagante come "Banana". Vi si è voluta vedere addirittura un'intenzione provocatoria nei confronti dell'immagine di impegno rappresentata dal padre. Interrogata in proposito Banana smentisce. Dice di averlo scelto solo perché attratta dalla bellezza dei fiori rossi del bijinshō detto anche red banana flower. È una risposta in perfetto stile giapponese che rievoca l'impegno di Bashō[1], il grande poeta del diciassettesimo secolo, che prese il nome dall'albero del banano. Nella scelta di questo nome, che contiene lo spirito irriverente dello shōjo manga e l'omaggio alla grande tradizione giapponese, c'è già il sapore acerbo e sapiente di una nuova scrittura.[2]
  • [Su Moto Hagio] Io ho avuto occasione di conoscerla quando è venuta in Italia nello stesso anno[3], ospite di un convegno sulla cultura pop organizzato all'Orientale di Napoli, e poi l'ho accompagnata nel suo giro in Italia che ha avuto come tappe Roma e Bologna. Durante il viaggio la osservavo spesso, intimidito e incantato. Una donna minuta, elegante, senza età, attenta agli altri, sempre gentile e disponibile a sottoporsi a domande, foto, interviste, ma anche distante. Non per freddezza, ma perché sembrava venire da una dimensione lontana: una visitatrice incuriosita dal paese che l'aveva invitata e accolta, e tuttavia desiderosa di tornare al più presto nel proprio mondo. Non mi riferisco al Giappone, ma al mondo dei suoi manga, a una realtà infinitamente più seducente di quella terrena, misteriosa e fantastica, dove i personaggi appaiono sempre sospesi nello spazio e pronti a librarsi ancora più in alto, come angeli. E, a pensarci bene, Hagio sensei sembrava disegnata con gli stessi tratti lievi e aerei dei suoi personaggi. E allora, mentre la guardavo, capii. Hagio Moto non aveva solo creato il suo mondo. Aveva anche disegnato se stessa.[4]

Note[modifica]

  1. Matsuo Bashō, considerato il massimo esponente della poesia haiku. Per approfondire vedi le voci sull'autore e sul genere poetico corrispondenti su Wikipedia.
  2. Dalla postfazione a Kitchen, Feltrinelli, 1991
  3. Il 2009.
  4. Dalla prefazione a Moto Hagio, Edgar e Allan Poe: il clan dei Poe, traduzione di keiko Ichiguchi, Kappa, Bologna, 2011. ISBN 978-88-7471-333-2; riportata in Il Prof.Giorgio Amitrano presenta Edgar e Allan Poe di Moto Hagio, animeclick.it, 19 luglio 2011.

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