Giovanni Endrizzi
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Giovanni Endrizzi (1962 – vivente), politico italiano.
Citazioni di Giovanni Endrizzi
[modifica]- [Parlando del ddl Boschi] Qui si vuole che i poteri forti abbiano una catena di trasmissione precisa, efficiente e che siano estromessi, invece, i cittadini: è l'abolizione implicita dell'articolo 1 della Costituzione. Chi sono questi poteri? Lo dico chiaramente: parlo delle banche, delle multinazionali ma anche dei poteri massonici, spesso intrecciati con esse e con il potere politico. Come non rilevare le inquietanti assonanze tra il progetto istituzionale della cosca P2 e questa deforma? Come non rilevare gli inquietanti rapporti che emergerebbero ancora oggi tra il banchiere Boschi, padre del Ministro, e persone vicine alla nuova P3? [allusione in particolare a Flavio Carboni] Come possiamo dimenticare il nuovo ordine mondiale a cui ho sentito fare riferimento in quest'Aula proprio da chi sulla Costituzione ha giurato e in realtà di questa riforma è un ispiratore?[1]
- [Parlando di Maria Elena Boschi] Dal 2011 fino al commissariamento dell'11 febbraio 2015, a causa di un buco di tre miliardi (sei volte il patrimonio netto) il padre, Pierluigi Boschi, era nel consiglio d'amministrazione di Banca Etruria diventando presidente non appena la figlia diventava Ministro. Non solo, il ministro era azionista e suo fratello era un dipendente della banca.
Banca Etruria venne commissariata, ma le obbligazioni subordinate vennero ancora vendute a ignari e incolpevoli risparmiatori. Banca d'Italia, constatando, poi, le forti criticità crescenti e una situazione disastrosa, infliggeva multe per due milioni e mezzo di euro al consiglio d'amministrazione e, di questi, 144.000 anche a Pierluigi Boschi, per carente organizzazione nei controlli interni, carente gestione e controllo del credito, violazioni in materia di trasparenza, omesse e inesatte segnalazioni.
Banca Etruria era una banca morta molto prima del commissariamento, eppure si continuava a spendere fino a 15 milioni di euro l'anno in consulenze esterne.
Da fine ottobre 2014 a gennaio 2015 scoppia la crisi della Banca, ma molti, di colpo, si mettono a comprare azioni, convinti che da marzo quelle azioni varranno molto di più. Come mai? Di lì a poco il Governo Renzi, tramite decreto, trasformava le banche popolari con almeno 8 miliardi di attivo in società per azioni e a guadagnarci di più è proprio Banca Etruria, che registra in borsa la miglior performance dell'anno: più 62 per cento in poco tempo.
La ministra Boschi, durante il Consiglio dei ministri che varava rapidamente il decreto, non c'era, era assente, ma qui la sua presenza si sente eccome, perché il Governo è una squadra e ognuno ha il suo compito.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b Senato della Repubblica Italiana – Legislatura XVII – Aula – Seduta n. 563 del 20 gennaio 2016 – Resoconto stenografico. Roma, 20 gennaio 2016.
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