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Giovanni Fantuzzi (storico)

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Notizie della vita e degli scritti di Francesco Maria Zanotti, 1778

Giovanni Fantuzzi (1718 – 1799), storico, biografo e bibliografo italiano

Notizie della vita e degli scritti di Francesco Maria Zanotti[modifica]

Incipit[modifica]

Dappoiché e l'età mia, e l'amore di ritiro, e di quiete, che in me faceasi ogni giorno maggiore, mi consigliarono a lasciar quelle pubbliche occupazioni, che erano state per tanto tempo l'oggetto de' miei pensieri, e della mia sollecitudine, non volli già abbandonarmi ad un'ozio indegno d'ogni Cittadino, anzi d'ogni Uomo ragionevole. Misurando però le mie poche forze colle varie occupazioni di Lettere, determinai d'impiegarmi a raccogliere Notizie della Vita, e degli Scritti de' nostri Bolognesi, credendo di far ad essi il debito onore col trargli o dalle tenebre, o dalle imposture, e dalle falsità, nelle quali erano stati avvolti fin'ora, e di rendere con ciò alla Patria una più vera gloria, ed un lustro, che non le può essere a ragione conteso.

Citazioni[modifica]

  • Il buon gusto del Zanotti in ogni genere di Scienza, l'amena, e dotta sua conversazione, l'interesse per il ristoramento della sana Filosofia, e delle belle Lettere, la cura per l'Accademia nostra dell'Instituto, dove un mese prima del suo morire recitò nella sera a lui destinata la dissertazione, e rispose alle interrogazioni di alcuni Accademici, sicché parve a tutti, come pareva a lui stesso, tornato negli anni della sua virilità, tutto ci ricorda quanto abbiamo perduto [...]. (p. 8)
  • Francesco Maria Zanotti parve un'ingegno fatto a tutte le Scienze. Perciò non è da maravigliarsi, che ottennesse lode di eloquenza. Scrisse elegantissimamente sì in prosa, come in verso, (ciò che forse di niuno si legge) tanto nella latina lingua, quanto nella volgare. (p. 9)

Incipit di Notizie degli scrittori bolognesi[modifica]

Il presente qualunque lavoro, che comincio a presentare al pubblico, è tutto ciò che per sodisfare al genio che ho sempre avuto di non essere ozioso, e di testificare il mio sincero amore alla Patria, ho potuto compromettermi d'intraprendere, misurate attentamente le forze del mio ingegno, il qual lavoro però, qualunque siasi, sarebbe stato anche per altro grandissimo, e da spaventarmi, se non avessi ricevuti degli ajuti, che mi hanno lusingato di un qualche non infelice riuscimento.

Bibliografia[modifica]

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