Giovanni Pagnini

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Frontespizio di Trattato della sfera ed introduzione alla navigazione per uso de' piloti

Giovanni Pagnini (XVIII secolo), matematico e idrologo maltese.

Trattato della sfera ed introduzione alla navigazione per uso de' piloti[modifica]

Incipit[modifica]

La Sfera in generale vien definita da Teodosio una figura solida contenuta da una sola superficie, dentro la quale si trova un punto detto centro della Sfera, dal quale tutte le rettelinee terminate dalla suddetta superficie sono uguali. Questa definizione può applicarsi a qualunque Sfera, o Globo di qualunque sorte, o grandezza che sia, e per qualsivoglia uso. Nominando però qui la Sfera, s'intende certo instrumento, che rappresenta il cielo, e la terra, e per mezzo di certi cerchi descritti artificiosamente nella superficie di essa mostra il cammino del sole, e dell'altre stelle, e per mezzo del quale si spiegano con facilità molti effetti, che dal movimento di essi risultano.

Citazioni[modifica]

  • Intendiamo qui, sotto nome di Terra, questa gran mole composta di terra, e d'acqua, onde suol dirsi mole terracquea, corpo terracqueo ec. e di questo diciamo aver figura sferica.
    Dimostrazione: la Terra ha qualche rotondità da Mezzodì a Tramontana, altrimenti da ciascun luogo di essa doverebbero vedersi le medesime stelle sempre apparenti [...]. Similmente la Terra ha rotondità da Levante a Ponente, altrimenti per tutti doverebbe nascere, e tramontare il Sole nello stesso punto, e per conseguenza il mezzodì avverebbe nell'istessa ora per tutto il Mondo [...]. (p. 11)
  • Che il Sole abbia un movimento comune, con il quale egli come tutte l'altre stelle, e pianeti si porta da Levante a Ponente, è cosa a tutti notissima per l'esperienza quotidiana [...]; imperocchè se il primo mobile comunica il suo movimento a tutti li Cieli inferiori, sicchè tutti si aggirino intorno all'asse del Mondo nello spazio di circa 24 ore, tra questi s'aggirerà anco il Cielo del Sole, e per conseguenza lo stesso Sole. (p. 22)
  • Affinchè le Stelle fisse potessero conoscersi, e nominarsi gli antichi Astronomi le ripartirono in molte Costellazioni in figura d'animali, come d'uomini, leoni, mostri ec., ed in oltre bilancie, navi, carri, ec. Tra queste dodici, che sono le principali diedero nome ai dodici segno del Zodiaco, e ciascuna a quello, che occupa. (p. 65)

Bibliografia[modifica]

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