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Giovanni Rajberti

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Giovanni Rajberti

Giovanni Lodovico Ambrogio Rajberti (1805 – 1861), poeta e chirurgo italiano.

Il viaggio di un ignorante

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  • [...] Parigi di sera, oh! è veramente la città più illuminata del mondo. Che importa a lei della visibilità delle stelle, o delle fasi della luna? Parigi splende, brilla, sfavilla per virtù propria: e più il cielo è nero, meglio! cresce la prepotenza della luce artificiale. (cap. VI, p. 79)
  • [Sulla lingua latina] Può aver vita e calore una lingua morta da tanti secoli? Ebbene, i nostri poveri ragazzi sono condannati per otto anni a grattarsi la zucca su quella lingua che non è più buona nemmeno per bestemmiare, quantunque abilissima a provocare bestemmie. (cap. VI, p. 84)
  • [...] la migliore virtù della lingua latina è quella di coprire colle ampolle la vacuità e la miseria dei concetti. Se avete da fare una dissertazione di lana caprina, ove non sappiate cosa dire, fatela in latino, e tutti gli asini vi applaudiranno. Forse è questa l'unica ragione delle iscrizioni lapidarle in latino. (cap. VI, p. 84)
  • Per legge di natura, quando si bestemmia, lo si fa non solo nella lingua della propria nazione, ma nel vernacolo speciale del proprio paese. Le parolaccie e gli improperii essendo proprietà dell'energica plebe, stanno di preferenza nei dialetti, che possedono una tavolozza più ricca e calda che non le lingue illustri. (cap. VI, p. 85)
  • Chi non ha viaggiato è sempre imbevuto di mille pregiudizi sulle altre nazioni; ma se per disgrazia viaggiò sui libri serii e sentenziosi, faccia conto che la propria testa sia l'emporio o il caos di tutti gli spropositi. (cap. XI, pp. 153-154)

Bibliografia

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