Giulia Salemi
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Giulia Salemi (1993 – vivente), conduttrice televisiva e modella italiana.
Citazioni di Giulia Salemi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Il cibo è sempre stato per me una valvola di sfogo. Gli uomini vanno e vengono, portano gioia ma anche dolore. La cioccolata invece è una delle poche certezze della mia vita, mi regala gioia e mi strappa il sorriso. Se un uomo non può dare felicità, almeno ci pensa la cioccolata.[1]
- Ora a Milano essere straniera è un vanto ma da bambina me ne vergognavo perché ero considerata un'extracomunitaria. A scuola poi non mancava l'occasione per sottolineare questa mia diversità. Ero sempre alla ricerca dell'approvazione degli altri.[1]
- Twitter è molto immediato e lì si riesce a costruire un vero dibattito con le persone, a confrontarsi, a capire istantaneamente cosa pensano, c'è un feedback in tempo reale e si riescono a leggere subito le opinioni delle persone. Credo sia lo strumento più adatto per commentare le notizie e quello che succede in diretta, mi permette anche di spaziare maggiormente sui temi d'attualità e di dare quindi nuovi stimoli alle persone che mi seguono; poi mi consente di mostrare altri lati di me stessa. È un po' come alzare l'asticella dei contenuti, affrontando temi anche complessi che su altre piattaforme non sarebbe possibile trattare. Per me è una nuova sfida, e mi dà un'occasione per ampliare i temi sui quali sono attiva. Poi mi piace il botta e risposta che si crea qui come su nessun altro social.[2]
- Le persone [pensano] che noi non facciamo niente, in realtà c'è un grandissimo lavoro, anche perché dietro un banalissimo contenuto di 15 secondi c'è uno studio, un'idea, un team, per soddisfare al meglio quelle che sono le esigenze di mercato, per creare un prodotto che sia originale, che possa interessare al tuo pubblico, che possa dare qualche consiglio utile a chi ti segue. Io ho cercato di unire tutte queste cose insieme, faccio del mio meglio, poi se sono brava o no spetta agli altri dirlo.[3]
- Quando una causa la senti tua è tutto più potente: sono contenta di aver potuto fare, nel mio piccolo, qualcosa per le donne iraniane, raccontando la loro storia e sperando che la gente non si dimentichi di loro tanto presto. Non voglio pensare in malafede: se le donne hanno fatto questo gesto voglio sperare che lo abbiano fatto perché ci credevano. Più che additare la gente mi preoccuperei di parlare di quello che succede in Iran, sperando che non sia solo una moda passeggera come spesso accade. Non possiamo fare molto, solo parlarne. In generale sarebbe bello se fossimo tutti più coesi, complici. La persona che sono adesso deriva da quello che ho vissuto e subito: le difficoltà che abbiamo affrontato non ci devono buttare giù.[4]
- Nasciamo con il diritto di essere liberi, ma poi succede che in certi Paesi diventi una conquista. Capita anche che, una volta che ce l'hai, ci sia uno Stato che decida della tua esistenza, facendoci capire quanto noi donne italiane siamo fortunate senza rendercene conto. Spero che arriveremo a un punto in cui la libertà, grazie alle conquiste, sarà un diritto per tutti quanti. Quando ero piccola ero sotto scacco di tante situazioni. Sentivo l'ansia della performance, ero attenta a farmi voler bene dai colleghi, dai produttori e dai giornalisti, a vendere una Giulia che potesse piacere agli altri. Sono una persona molto sensibile, ma in passato ero costretta a mascherare questo lato di me per mostrarmi più figa, più dura, più stronzetta, con una corazza che potesse compiacere il sistema. Sono io a scegliere per me stessa e non più gli altri. Sento di poter esprimere finalmente le opinioni che prima non mi sentivo di prendere perché mi vedevo debole e criticabile. È bellissimo aver finalmente capito di potermi bastare: credo a quello che dico e a quello che penso, senza più bisogno dell'approvazione degli altri.[4]
- A quattro anni sono stata operata per un linfagioma (dilatazione dei vasi linfatici che provoca un rigonfiamento al timo, una ghiandola davanti alla trachea). Un intervento "esteso" che mi ha lasciato un'evidente cicatrice e un seno più piccolo dell'altro di una taglia. Ma io mi sono salvata, sono sana, la cosa più importante. Forse per questo non ho mai corretto i segni lasciati dall'operazione. Per molti anni non mi sono piaciuta. Ma oggi, più serena, ho cambiato il mio modo di vedermi, mi piaccio di più. Mi sento più sicura e non modifico più con i filtri le foto sui social come, ammetto, facevo un tempo.[5]
- Sembra che la gente non aspetti altro che vederti fallire per goderne: è una cosa molto avvilente avere a che fare con questi sciacalli, ed è per questo che sentiamo il bisogno di tutelarci. Questo mi ha insegno a riapprezzare la normalità delle piccole cose della vita. Ho paura che qualcuno arrivi e possa portarmi via quello che ho costruito, anche se pure la solitudine mi spaventa.[6]
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Giulia Bertolini, «Non porto rancore in amore. Il male si dimentica, il bene rimane», superguidatv.it, 5 giugno 2020.
- ↑ Da Giulia Salemi, la regina dei tweet: l'intervista, digitalic.it, 30 maggio 2021.
- ↑ Dall'intervista di Andrea Giordano, «Ecco perché essere (in)visibile è stata la mia forza», spettacoli.tiscali.it, 1º agosto 2022.
- ↑ a b Dall'intervista di Mario Manca, Giulia Salemi: «Scelgo io per me stessa», vanityfair.it, 13 ottobre 2022.
- ↑ Dall'intervista di Alessandro Fullonii, «Ora sono sicura di me. Non ho bisogno di filtri nelle foto che posto», Corriere della Sera, 14 novembre 2022.
- ↑ Dall'intervista di Mario Manca, Giulia Salemi: «Ho paura che tutto questo possa finire. Pierpaolo Pretelli? Abbiamo affrontato una crisi ma ne siamo usciti», vanityfair.it, 19 aprile 2024.
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