Giuseppe Averani

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Giuseppe Averani

Giuseppe Averani (1662 – 1738), giurista e naturalista italiano.

Citazioni di Giuseppe Averani[modifica]

  • Molte e varie cose della Natura del Sole, fantasticando s'immaginarono gli antichi Filosofi; ma tutti lo ci divisarono, chi in un modo, e chi in un altro, chi più e chi meno zeppo di fuoco, qualche sia o proprio, o accattato da altri: e niuno, per mio avviso, non ve ne fu giammai, ch'attentasse di spogliarmelo del tutto. Nè solamente il Sole, ma l'altre Stelle ancora esser di fuco composte si credettero. Che più? Non mancarono molti, che di certo affermassero, non d'altra materia esser fabbricata, tutta quanta essa è, l'immensa, ed oltre modo bella e superba macchina del Cielo.[1]
  • Quantunque la Filosofia sia la scorta degli umani intelletti, la luce della verità, la maestra della vita, la disciplina, e la regola de' costumi: nulladimeno è languido, e caliginoso il suo lume, se più viva luce nol ravviva; e dal diritto sentiero s'allontana sovente, se al lume di più sicura guida non si dirizza. Gli antichi nocchieri, che l'uso della calamita non avevano, i loro sguardi drizzavano verso la stella polare, perché i venti, e 'l fiotto, e la marea dal diritto cammino la nave non traviassero, e negli scogli, e nelle secche non la percuotessero.[2]

Note[modifica]

  1. Da Lezioni toscane, vol. 2, Gaetano Albizzini, Firenze, 1746, Lezione I, p. 4.
  2. Da Lezioni toscane, vol. 1, Gaetano Albizzini, Firenze, 1744, Lezione IX, p. 134.

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