Giuseppe Gené

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Giuseppe Gené

Carlo Giuseppe Gené (1800 – 1847), zoologo ed entomologo italiano.

Storia naturale degli animali[modifica]

  • La lucertola delle muraglie è il più mite, il più innocente e il più utile di tutti i sauri nostrali. Questo gentile animaletto, sì comune nel nostro paese, e col quale tanti di noi sono trastullati negli anni dell'infanzia, ha ricevuto dalla natura un vestito, che, senza essere elegante come quello del ramarro e della lucertola occhiuta, è peraltro delicato e piacevole a vedersi.[1]
  • Come il ramarro, come la lucertola occhiuta, essa si pasce di mosche, di farfalle, di cavallette, di lombrichi e d'ogni altra maniera d'insetti che danneggiano le nostre frutta e i nostri grani: per ciò sarebbe utilissimo e da desiderarsi che la specie fosse, assai più di quanto lo sia, moltiplicata e diffusa: a misura che il numero se ne accrescesse, si vedrebbero diminuire i nemici de' nostri giardini, e allora si avrebbe ragione di riguardarle come animali di buon augurio, e come segni sicuri di buona fortuna. Ma certi uomini e certe donnicciuole non riguardano per tali se non gl'individui che hanno due o tre code, e avidamente le raccolgono e scioccamente le deputano a trarre da un'urna i numeri dell'immorale Lotto.[2]
  • I ragazzi sono e furono sempre i tirannelli ed i carnefici spietati de' piccoli animali, e a vederli aguzzare con tanta freddezza que' loro teneri ingegni per inventare i più nuovi e i più strani supplizi a danno delle innocenti creature che per disgrazia cadon loro nelle mani, quasi si direbbe che l'uomo nasce naturalmente crudele e malvagio.[2]

Note[modifica]

  1. Citato in Giuseppe Puccianti, Antologia della prosa italiana moderna, Successori Le Monnier, Firenze, 18902, p. 555.
  2. a b Citato in Giuseppe Puccianti, p. 556.

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