Giuseppina Bakhita

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Giuseppina Bakhita

Santa Giuseppina Bakhita (1869 – 1947), religiosa sudanese naturalizzata italiana.

Citazioni di Giuseppina Bakhita[modifica]

  • [Ultime parole] La Madonna! La Madonna![1]
  • Poveretti, forse non sapevano di farmi tanto male: loro erano i padroni, io ero la loro schiava. Come noi siamo abituati a fare il bene, così i negrieri facevano questo, perché era loro abitudine, non per cattiveria.[2]
  • Quando una persona ama tanto un'altra, desidera ardentemente di andarle vicino: dunque perché aver tanto paura della morte? La morte ci porta a Dio.[2]
  • Se incontrassi quei negrieri che mi hanno rapita, e anche quelli che mi hanno torturata, mi inginocchierei a baciare loro le mani; perché, se non fosse accaduto ciò, non sarei ora cristiana e religiosa.[2]
  • Siate buoni, amate il Signore, pregate per quelli che non lo conoscono. Sapeste che grande grazia è conoscere Dio![1]
  • Vedendo il sole, la luna e le stelle, dicevo tra me: Chi è mai il Padrone di queste belle cose? E provavo una voglia grande di vederlo, di conoscerlo e di prestargli omaggio.[1]

Note[modifica]

  1. a b c Citato in Giuseppina Bakhita (1869-1947) vergine dell'Istituto delle Figlie della carità Canossiane, vatican.va, 1º ottobre 2000.
  2. a b c Citato in Pontificia Università Urbaniana, Bontà e zelo missionario, vatican.va, 12 gennaio 2001.

Filmografia[modifica]

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