Vai al contenuto

Giusto de' Conti

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Giusto de' Conti

Giusto de' Conti (1390 circa – 1449), poeta e umanista italiano.

La bella mano

[modifica]

IVSTI DE COMITIBVS ROMANI VTRIVSQVE IVRIS INTERPRETIS
AC POETAE CLARISSIMI LIBELLVS FOELICITER
INCIPIT INTITVLATUS LA BELLA MANO.

[A]mor qvando per farmi ben felice
l'alta amorosa spina nel cor mio
Piantò colla gran forza del disio:
Che fin nelle mie piante ha la radice:
Mi fe uia singular più che phenice
Me[n]tre a mia uoglia a mo[r]te l'alma inuio
E poi mi tinse nel tenace oblio:
Si che me ricordar di me non lice.

[Giusto de' Conti, La bella mano, Scipione Malpigli, Bologna, 1472.]

Citazioni

[modifica]
  • (Che) l'alma sciolta dal mondano errore | tanto più sente, quanto è più felice; | e tant'ha più d'amor, quanto più intende.[1]
  • Conosco i segni de l'antico foco.[2]

Note

[modifica]
  1. Ed. Vinegia, 1531, p. 19; citato in Harbottle, p. 330.
  2. Ed. Vinegia, 1531, p. 50; citato in Harbottle, p. 281.

Bibliografia

[modifica]

Altri progetti

[modifica]

Opere

[modifica]