God of War (videogioco 2005)

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

God of War

Immagine God of War Logo.png.
Titolo originale

God of War

Sviluppo SCE Studios Santa Monica
Pubblicazione Sony Computer Entertainment
Anno 2005
Genere avventura dinamica
Tema mitologia greca
Piattaforma PlayStation 2, PlayStation 3, PlayStation Vita
Preceduto da God of War: Chains of Olympus
Seguito da God of War: Ghost of Sparta


God of War, videogioco d'azione del 2005.

Incipit[modifica]

  • Kratos: Gli Dèi dell'Olimpo mi hanno abbandonato... Ora non c'è più speranza...
    Gaia: E Kratos si lanciò dalla montagna più alta di tutta la Grecia. Dopo dieci anni di sofferenze, dieci anni di interminabili incubi, tutto sarebbe terminato. La morte l'avrebbe salvato dalla follia... Ma non era sempre stato così, un tempo Kratos era il Prescelto degli Dèi.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Luride creature! Vi rispedirò nelle profondità dell'Ade! (Kratos) [affrontando dei Legionari non-morti]
  • Sta lontano, stammi lontano! [Vedendo Kratos si spaventa e si chiude dietro le sbarre] So chi sei, spartano! So cos’hai fatto! Morirei piuttosto che essere salvato da te! (Marinaio)
  • Sei-Sei tu... Le visioni erano reali! Gli Dèi mi avevano avvisato che il Prescelto sarebbe venuto a salvarci dall'Idra, ma è troppo tardi! Siamo in trappola! Queste creature sono spuntate dal nulla, le navi sono state distrutte! Non c'è più speranza, spartano, anche per-! (Marinaio) [rivolto a Kratos] [Ultime parole]
  • È il tuo diario. La voce di oggi dice: Non importa quante donne trovi, tutte mi ricordano lei. Ascolta le mie preghiere, o Atena. Quando finiranno queste visioni? (Kratos)
  • Dio della Guerra... non mi sono scordato di te. Per quello che hai fatto quella notte, questa città sarà la tua tomba. (Kratos)
  • Non disturbarmi, ragazzo. Ho delle faccende da sbrigare e tu hai le tue. Il tempo è denaro e ne resta davvero poco. (Becchino di Atene)
  • Arrenditi, Kratos (Ares) [easter Egg scritto in cielo]
  • Stare qui ti riempie di uno strano presentimento. È come se il tuo futuro dipendesse da questa sporgenza. (Punto di interazione)
  • Così pensi di poter conquistare il Tempio degli Dèi, vero? Non c'è mai riuscito nessuno. Prima o poi le Arpie mi riporteranno quello che rimarrà di te perché lo bruci. Gli Dèi hanno nascosto il Vaso di Pandora affinché nessun mortale ottenga i suoi poteri. Tuttavia, ogni anno apro i cancelli a sempre più soldati, collocando sempre più corpi su queste pire. Se fossi in te... me ne andrei. Ma vedo che sei determinato... Va bene. [Lancia un teschio vicino a due Arpie per dargli il segnale di aprire l'entrata del tempio] Che gli Dèi ti diano la forza per scampare ai pericoli che ti aspettano. Buona fortuna, spartano. (Crematore)
  • È sempre lo stesso. Pazzi e sciocchi in cerca di gloria. Lo so. Come puoi vedere dal mio diciamo... "aspetto disordinato", sono stato il primo a cercare di sfidare il tempio e il primo a morire. Gli Dèi mi punirono per il fallimento e ora sono destinato a custodire coloro che mi hanno emulato e sono morti. (Crematore)
  • L’architetto che costruì questo tempio era un fanatico. Visse solo per servire gli Dèi, ma perse la ragione nel tentativo. Ho sentito dire che sia ancora vivo, là dentro... e che cerchi di placare l'ira degli Dèi che lo hanno abbandonato anni addietro... (Crematore)
  • Il libro riporta: Questo tempio fu eretto in onore di e per ordine del sommo e potente Zeus. Solo l'eroe più coraggioso risolverà gli enigmi e scamperà ai suoi pericoli. Un solo uomo riceverà sommi poteri. Gli altri troveranno solo la morte ...Pathos Verdes III Architetto e fedele suddito degli Dèi. (Pathos Verdes III)
  • Non posso fare quello che mi chiedono gli Dèi, nemmeno per il Vaso di Pandora. Ora sono mostri, ma un tempo erano uomini. So di essere debole, ma non posso far parte di questo mondo. Non ho salvato Atene... (Punto di interazione)
  • [Le due chiavi a Musa recuperate da Kratos aprono la Camera degli Dèi] Benché gli Dèi abbiano nascosto bene il Vaso di Pandora, non sono però spietati. Usa queste sabbie magiche, donate dagli Dèi, per aumentare le tue probabilità di successo... -Pathos Verdes III ...Architetto e fedele servo degli Dèi. (Pathos Verdes III)
  • Zeus ti ha concesso il dono dell'energia. Che i nemici tremino davanti alla tua nuova abilità. (Punto di interazione)
  • Zeus ti ha concesso il dono della magia. Che i tuoi nemici fuggano davanti alla tua nuova abilità. (Punto di interazione)
  • Zeus ti ha concesso il dono dell'esperienza. Che le tue abilità crescano più di quelle di ogni altro essere mortale o bestia. (Punto di interazione)
  • Il mio secondo e ultimo figlio ha raggiunto suo fratello nei Campi Elisi. Nel mio cuore so che devo continuare l’opera degli Dèi. Ma mi hanno portato via così tanto... che ora la mia anima inizia a dubitare... -Pathos Verdes III (Pathos Verdes III)
  • Il Dirupo della Pazzia è davanti a te. Nella mia sofferenza temo di aver progettato un labirinto senza uscita. Se ho ragione, possano i crudeli, spietati Dèi mostrarti la via... -Pathos Verdes III ...Una volta fedele servo degli Dèi. (Pathos Verdes III)
  • La tua via più avanti sarà a frammenti, proprio come la mia anima che è stata frantumata. Ricomponila per avanzare. -Pathos Verdes III (Pathos Verdes III)
  • Ti ho insegnato molti modi per uccidere un mortale, Kratos: carne che arde, ossa che si spezzano... ma per distruggere davvero un uomo devi annullare il suo spirito. (Ares)
  • I tuoi demoni continuano a cercarti, ma gli Dèi hanno deciso che oggi non morirai. (Punto di interazione)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Kratos: Grande Poseidone.
    Poseidone: Kratos, prima che tu raggiunga Atene, c'è una missione che devi compiere. Quella creatura, l'Idra, terrorizza i miei mari da troppo tempo. Le tue capacità sono notevoli, ma avrai bisogno d'aiuto. Ti servirà il potere degli Dèi. Prendi quest'arma, Kratos. Assorbine il potere e usala per sconfiggere i nemici [Kratos acquisisce la magia "Ira di Poseidone"] Gli Dèi saranno con te, Kratos. Ora va', nel nome dell'Olimpo.
  • Gaia: Squartate come bestie, le vittime giacevano davanti a lui. Un ricordo del suo passato da cui non poteva fuggire.
    [Kratos ricorda i massacri commessi in passato, mentre si ode la risata dell'Oracolo del villaggio]
    Gaia: La sua unica consolazione era il mare. Tutte le sue speranze erano riposte negli Dèi dell'Olimpo, che serviva solcando incessantemente i mari da un porto all'altro. Non importa quante bottiglie di vino svuotasse o quante donne ospitasse nel suo letto, niente al mondo l'avrebbe liberato dagli orrori che logoravano la sua mente.
    Kratos: Atenaaaaa! [Atena appare in forma di statua] Dieci anni, Atena! Per dieci anni ho fedelmente servito gli Dèi. Quando mi libererete da questi incubi?!
    Statua di Atena: Ti chiediamo di compiere un'ultima missione, Kratos. La tua sfida più importante ti attende, ad Atene, che mio fratello Ares tiene ora sotto assedio. Mentre indugiamo, Atene è sull'orlo della distruzione. La volontà di Ares è che la mia grande città cada. Zeus ha proibito gli Dèi di combattere l'uno contro l'altro, ecco perché devi farlo tu, Kratos. Solo un mortale addestrato da un Dio riuscirà a sconfiggere Ares.
    Kratos: E se davvero ci riesco, se uccido un Dio, le visioni avranno fine?
    Statua di Atena: Porta a termine quest'ultima missione e il passato che ti logora ti sarà perdonato. Abbi fede, Kratos. Gli Dèi non dimenticano chi offre loro il proprio aiuto.
    Gaia: Lasciandosi alle spalle la carcassa putrida dell'Idra, Kratos salpò ancora una volta. Il suo compito più grande e la libertà della follia lo stavano aspettando nell'antica città di Atene.
  • Kratos: Tu! Devo andarmene! Lascia la leva! Abbassa il ponte!
    Soldato ateniese [ultime parole]: No, no! Non lascerò che mi prendano. Non passeranno. Quei mostri mi... mi faranno a pezziii!
    Kratos: Codardo...
    Soldato ateniese: [Kratos lo uccide con il fulmine di Zeus] Aaaargh!
  • Becchino di Atene [ride]: Bene, ragazzo, bene. Atena ha scelto saggiamente, ne ero certo.
    Kratos: Chi sei tu?
    Becchino di Atene: Dunque hai le Spade e la tua pelle è bianca come la Luna. Sei tu l'Eletto, senza dubbio. Forse Atene potrà sopravvivere! [ride] Ma fa attenzione, non voglio che tu muoia prima che abbia finito questa tomba.
    Kratos: Una tomba... nel bel mezzo della battaglia? Chi la occuperà, vecchio?
    Becchino di Atene: Tu, figliolo. Ho-Ho davvero ancora molto da scavare qui. Tutto ti sarà rivelato a tempo debito e quando tutto sembrerà perduto, Kratos, sarò lì per aiutarti.
  • Gaia: E con quell'atto, Kratos mise in moto gli eventi che l'avrebbero portato alla rovina.
    Oracolo di Atene: Kratos, proprio come Atena aveva previsto. Ma sei arrivato tardi, forse troppo tardi per salvare Atene. Oh è per salvare Atene che sei venuto.
    Kratos: No! Io non posso-! [L'Oracolo poggia le mani nel suo viso per vedere, attraverso una magia, che tipo di uomo ha davanti a sè]
    Gaia: E quando l'Oracolo scrutò la sua anima, vide una bestia, oltre che un uomo. [inizio flashback]
    Kratos [Rivolto al suo esercito]: Non dobbiamo arrenderci! Avanti! Nel nome di Sparta!
    Gaia: Un tempo capitano dell'esercito spartano, Kratos comandava al principio solo cinquanta soldati. Ma presto i suoi uomini divennero migliaia. I suoi metodi erano brutali, ma efficaci. Ebbro di potere, era temuto da tutti... o quasi: sua moglie era l'unica a sfidare la sua furia.
    Moglie di Kratos: Quando sarai soddisfatto? Quando finirà?
    Kratos: Quando la gloria di Sparta sarà nota in tutto il mondo.
    Moglie di Kratos: La gloria di Sparta... Lo fai solo per te stesso.
    Gaia: La sua bramosia di conquista non aveva confine, ma quello che desiderava l'avrebbe mandato in rovina. [fine flashback]
    Oracolo di Atene: Per gli Dèi! Perché Atena dovrebbe mandare te?
    Kratos: Stai fuori dalla mia mente! [Prende l'Oracolo per il collo e la spinge lontano]
    Oracolo di Atene: Scegli saggiamente i tuoi nemici, Kratos. La tua forza bruta da sola non basterà per eliminare Ares. Un unico oggetto al mondo ti permetterà di sconfiggere un Dio: il Vaso di Pandora, custodito ben al di là delle mura di Atene. Nascosto dagli Dèi nel Deserto Orientale. Ma ti avverto, Kratos: molti sono partiti alla ricerca del Vaso di Pandora. Nessuno è mai tornato...
  • Gaia: I corpi straziati di chi cercò di raggiungere il Vaso di Pandora erano davanti a lui e all'improvviso Kratos capì chi era il responsabile. Non era la prima volta che vedeva le rovine che Ares e i suoi servi si erano lasciati alle spalle. Kratos l'aveva vissuto in prima persona anni prima. Come capitano più giovane e spavaldo dell'esercito spartano, Kratos godeva della fedeltà incondizionata dei suoi uomini, era sempre bastata a fargli vincere ogni battaglia. Fino a quel giorno. I barbari, a est, erano migliaia... e si lanciarono sugli spartani. Senza pietà. La battaglia durò poche ore. La disciplina e l'addestramento degli spartani furono pressoché inutili contro le ondate di spietati barbari. I soldati vennero decimati, mentre il loro giovane capitano vedeva andare in fumo la sua carriera... e la sua vita. Ma per Kratos la vittoria valeva più di ogni cosa, anche della sua anima.
    Kratos: Ares! Distruggi i miei nemici... e la mia vita sarà tua!
    Gaia: Quel disperato grido d'aiuto avrebbe tormentato Kratos per il resto dei suoi giorni. [fine flashback]
    Kratos: Per gli Dèi, che cosa sono diventato?
  • Oracolo del Villaggio: Attento, Kratos. Ciò che ti aspetta in quel tempio è più pericoloso di quanto pensi.
    Gaia: Ma l'avvertimento dell'Oracolo del Villaggio fu invano. La sua ambizione era più forte, avrebbe ucciso chiunque lo ostacolava. [Mentre uccideva indiscriminatamente e freneticamente chiunque gli sbarrasse la strada, Kratos non si accorse che la sua famiglia era in quel tempio] In quel momento, la gloria che l'aveva avvolto diventò terrore. L'immagine delle sue due ultime vittime l'avrebbe accompagnato in eterno. Con quel gesto, Kratos non avrebbe più servito il suo padrone. [si ode la risata dell'Oracolo del villaggio] Ora desiderava un'unica cosa: la morte di Ares. Doveva uccidere il Dio della Guerra.
    Kratos: Ares... morirai per ciò che facesti quella notte.
  • Gaia: Mentre la vita iniziava ad abbandonare Kratos, il suo pensiero tornò a quella notte fatale. Anche nella morte... i ricordi, le visioni, non scomparvero. Come avrebbe potuto dimenticare di aver versato il sangue della sua famiglia... un crudele inganno orchestrato dal Dio della Guerra?
    Kratos: Mia moglie... mia figlia... Come? Erano a Sparta.
    Ares: Stai diventando proprio quello che speravo, Kratos. Ora, con la morte di tua moglie e di tua figlia, niente più ti tratterrà. Diventerai ancora più forte. Diventerai la morte in persona.
    Gaia: Mentre le fiamme avvolgevano il tempio, Kratos si rese conto che il suo vero nemico era il Dio che un tempo l'aveva salvato. Lo stesso Dio che ora l'aveva privato di tutto.
    Kratos: Areeeeees!
    Oracolo del Villaggio: Da questa notte, i segni delle tue terribili azioni saranno visibili a tutti. Le ceneri di tua moglie e di tua figlia rimarranno incollate alla tua pelle senza che possano mai essere rimosse!
    Gaia: E con quella maledizione, tutti l'avrebbero riconosciuto per la bestia che era divenuto. Con la sua pelle sbiancata dalle ceneri della sua famiglia, era nato il Fantasma di Sparta. Alla fine, nella morte, aveva fallito. [fine flashback] Mentre i servi di Ares reclamavano il Vaso di Pandora, la vita abbandonava Kratos. E la sua anima maledetta finiva tra le fiamme dell'Ade. E Kratos cadde nel Regno dei Morti, accolto dal fluire dello Stige, che con le sue forti correnti avrebbe condotto anche il mortale più forte al suo luogo di eterno riposo. Ma Kratos non aveva ancora intenzione di riposare. Voleva vivere, ritornare sulla Terra e completare la sua missione.
  • Ares: Zeus! Riesci a vedere di cosa è capace tuo figlio ora?! Tu prediligi sempre Atena, ma la sua città giace in rovina davanti a me! E ora possiedo anche il Vaso di Pandora! Vuoi che lo usi proprio contro l'Olimpo?! [Si volta e, con sorpresa, vede alle sue spalle Kratos, appena ritornato dall'Ade] Kratos... ritornato persino dal mondo dei morti [Di nuovo rivolto verso Zeus]. Non riesci a fare di meglio, padre?! Invii un mortale esausto a sconfiggere me?! Il Dio della Guerra?! [Kratos lancia il Fulmine di Zeus per far cadere il Vaso di Pandora in mare]
    Gaia: Dopo migliaia di anni, il Vaso di Pandora fu finalmente aperto. Il potere degli Dèi fu liberato [Kratos raggiunge la stessa stazza di Ares].
    Ares: Sei ancora soltanto un mortale, debole in ogni sua parte, come il giorno in cui mi implorasti di salvarti la vita.
    Kratos: Non sono lo stesso uomo che aiutasti quel giorno. Il mostro che hai creato è tornato... per ucciderti.
    Ares: Tu non sai nemmeno cosa sia un vero mostro, Kratos. [Sei lunghe protuberanze simili a lame affilate spuntano dalla sua schiena] Preparati ad abbracciare la morte!
  • Ares: Ricorda, Kratos: fui io a salvarti, quando ne avevi davvero bisogno.
    Kratos: Non l'ho dimenticato, Ares. Ricordo bene come mi "salvasti"!
    Ares [Ultime parole]: Quella notte... cercai di farti diventare un grande guerriero.
    Kratos: Ci sei riuscito [Kratos trafigge il petto di Ares con la Lama degli Dèi, emette un forte grido di morte e un fiotto di sangue esce dal suo petto]
    Gaia: Kratos aveva raggiunto l'impossibile. Un mortale aveva sconfitto un Dio. Ares non esisteva più [Ares cade nelle acque del Mar Egeo e il suo corpo rilascia una forte esplosione, simile a quella delle bombe nucleari]. La città era stata salvata e sarebbe fiorita di nuovo. Non si poteva dire però lo stesso di Kratos. Poiché, mentre cercava di ricostruire la sua anima con l'aiuto degli Dèi, gli fu rivelata la verità.
    Kratos: Atena, liberami dai ricordi che ancora mi perseguitano.
    Atena: Hai agito bene, Kratos. Piangiamo la morte di nostro fratello, ma gli Dèi sono in debito con te. Ti avevamo promesso di perdonare i tuoi peccati, e così sia. Ma non abbiamo mai promesso di liberarti dai tuoi incubi. Nessun uomo, nessun Dio potrà mai dimenticare i terribili atti che hai compiuto.
    Gaia: Alla fine, conscio del fatto che le visioni del suo passato non l'avrebbero abbandonato, Kratos raggiunse le scogliere che si affacciavano sul Mar Egeo.
    Kratos: Gli Dèi dell'Olimpo mi hanno abbandonato... Ora non c'è più speranza...
    Gaia: E Kratos si lanciò dalla montagna più alta di tutta la Grecia. Dopo dieci anni di sofferenze, dieci anni di interminabili incubi, tutto sarebbe terminato. La morte l'avrebbe salvato dalla follia... Il destino di Kratos però era diverso. Gli Dèi avevano altri piani... Sospeso nell'aria, come una piuma, Kratos fu sottratto alle acque del mare e si ritrovò sulla terraferma.
    Statua di Atena: Non morirai oggi, Kratos. Gli Dèi non possono permettere a chi li ha serviti così bene di morire di propria mano. I metodi di Ares erano spietati, bisognava porre fine alle sue distruzioni, ma ora c'è un trono vuoto nell'Olimpo ed è necessario un nuovo Dio della Guerra. Segui queste scale, Kratos. Ti condurranno alla tua somma ricompensa.

Explicit[modifica]

  • E da quel giorno in poi, fino alla fine dei tempi, tutti gli uomini che dovettero combattere per il bene o per il male, lo fecero sotto lo sguardo attento dell'uomo che aveva sconfitto un Dio. Essi furono guidati da Kratos, il mortale che era divenuto il nuovo Dio della Guerra. (Gaia)

Citazioni su God of War[modifica]

  • Quelli che gli Dèi vogliono distruggere, prima li rendono pazzi. - Euripide (480-406 A.C.) [Dal retro della confezione del gioco]

Citazioni dal manuale[modifica]

  • Sebbene abbia proibito agli Dèi di combattere l'uno contro l'altro, i nostri poteri sono nostri e di nessun altro e li usiamo come più ci aggrada. Credo che le preoccupazioni di Atena siano fondate. Dobbiamo aiutare questo mortale a fermare Ares, ma dobbiamo agire con cautela. Possiamo donare i poteri dell'Olimpo a Kratos, ma dovremo prima verificare che sia davvero degno. (Zeus)
  • Può sembrare un destino orribile, ma mio padre, Crono, si merita molto peggio. Era un tempo il sovrano dei potenti Titani: fui io a spodestarlo e a impadronirmi dei suoi poteri. Come castigo per i suoi fallimenti, gli ordinai di vagare in eterno nel deserto, con il Tempio di Pandora incatenato alla schiena. All'interno del Tempio maledetto riposa un'arma di una potenza tale da uccidere un Dio. (Zeus)
  • Zeus: Vi ho convocati qui in questo Santuario per discutere del fato di un mortale le cui azioni, da quello che avverto, potrebbero avere enormi ripercussioni per tutti noi quassù sul Monte Olimpo.
    Atena: Padre, è di Kratos che stai parlando. Sono stata la sua Dea protettrice negli ultimi dieci anni e ha lottato duramente contro la follia per ottenere il nostro perdono.
    Ares: Quell’uomo è uno stolto. Ha rifiutato un dono così-
    Zeus: Silenzio, Ares! So cos’ha fatto. E inoltre, so perché l’ha fatto. Dovreste vergognarvi.
    Atena: Le azioni di Ares sono state brutali, come al solito, mio Signore. I miei Oracoli mi hanno avvisato che persino in questo momento Ares sta schierando le sue forze per attaccare e distruggere la mia bella città.
    Ares: Atene? La cosiddetta città d’arte, città di cultura. Non è nient’altro che un luogo putrefatto pieno di aristocratici flaccidi, una vera piaga per la madre Gaia! Distruggerò di certo la tua città, mia cara sorella.
    Atena: Te lo impedirò, fratello.
    Zeus: Silenzio, tutt’e due! I vostri dissapori infantili sono affari vostri, ma non voglio che questa guerra invada i gradini del Monte Olimpo. Abbiamo altre preoccupazioni, Kratos potrebbe alterare molto il corso del destino di tutti noi.
    Atena: Rasenta la follia, mio Signore, ma è forte.
    Ares: Su questo siamo d’accordo...
    Zeus: Sì... è forte. Ma un giorno potrebbe divenire troppo forte... troppo forte anche per noi...

Citazioni dal Menu Tesori[modifica]

  • Quando gli uomini chiesero delle origini di Kratos, non conobbero mai la vera storia. La verità è che Kratos, come tutti gli uomini, prima di tutto fu un bambino. Ma l'infanzia nell'antica Sparta era un'esistenza brutale. I bambini sani e forti erano addestrati per diventare guerrieri, protettori di Sparta. I bambini deboli erano rinchiusi o mandati in montagna a provvedere a se stessi. E non facevano ritorno. Mentre Kratos sfuggì al destino dei bambini deboli, suo fratello non ebbe fortuna. I due, prima inseparabili, ora erano soli. Kratos fu una leggenda, ma la storia di suo fratello è rimasta nell'ombra. Era morto diversi anni prima, abbandonato tra le montagne di Sparta. Diventato adulto nel Regno dei Morti, egli aveva un unico desiderio: la vendetta contro il fratello che l'aveva abbandonato tanti anni prima. (Gaia)
  • [dialogo presente in lingua inglese]
    Kratos: Per tutti gli Dèi, ce l’hai fatta. Sei riuscito ad arrivare fino a me. Meriti i miei complimenti e il mio rispetto. Insieme potremo affrontare i pericoli che...
    David Jaffe: Kratos! Ehi, ce l’hanno fatta, hanno trovato il nostro Easter Egg!
    Kratos: ... E tu chi sei?
    David Jaffe: David Jaffe! Ho realizzato io il gioco!
    Kratos: Quale gioco?
    David Jaffe: Il tuo gioco! GOD OF WAR™?!?
    Kratos: Vattene o ti ucciderò.
    David Jaffe: Amico, non lo capisci? Hanno passato un sacco di tempo a distruggere le statue (Minotauro e Ares)... ci sarà voluta un’eternità. E ora hanno scoperto i codici segreti.
    Kratos: Non so di cosa parli...
    David Jaffe: Amico non so chi sei, ma sei un grande! Avevamo nascosto bene il nostro segreto, vero Kratos?
    Kratos: Lo sai che, se ti uccido, otterrò delle sfere di energia, vero?
    David Jaffe: Però se hai scoperto il segreto da Internet o da una rivista, sei uno scarso. Insomma, sbattiti un pò, giusto Kratos? Ti posso chiamare Kreti?
    Kratos: No. Vattene o...
    David Jaffe: Accidenti, non ti dà fastidio quando scaricano i codici da Internet? Ehi Kreti perché sei così teso?
    Kratos: Sono solo serio.
    David Jaffe: Sai, da vicino sembri pallidino, non ti offendere se te lo dico... sembra quasi...
    Kratos: Ok, adesso basta! [Sguaina le Lame del Caos]
    David Jaffe: Aaaaaargh! Dobbiamo fare il sequel! Aaaaaargh!
    Kratos: Era peggio di un’arpia che schiamazza! ...ehm ehm... come stavo dicendo, hai scoperto il segreto... sei stato bravo. Complimenti, mortale. Ci rivedremo.

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]