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Godfried Danneels

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Godfried Danneels

Godfried Danneels (1933 – 2019), cardinale e arcivescovo cattolico belga.

Citazioni di Godfried Daneels

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  • È un dato di fatto che non c'è più una Civitas cristiana, che il modello medievale di Civitas cristiana non vale per il momento attuale. Forse qualcuno non se n'è ancora accorto, ma i cristiani vivono nel mondo tamquam scintillae in arundineto, come scintille sparse in un campo. Viviamo nella diaspora. Ma la diaspora è la condizione normale del cristianesimo nel mondo. L'eccezione è l'altra, la società completamente cristianizzata. Il modo ordinario di essere nel mondo dei cristiani è quello descritto già nella Lettera a Diogneto, del secondo secolo. I cristiani «non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia». Vivono «nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni terra straniera è patria loro, e ogni patria è straniera». È così che siamo cittadini della nuova società secolarizzata. (dall'intervista di Gianni Valente Speranza che attende tra gli uomini fratelli, 30Giorni, maggio 2007)
  • Nessuna manifestazione culturale può dare alla Chiesa un tale slancio di giovinezza quanto la creatività artistica. Forse gli economisti riserveranno un posto per questa cura di giovinezza nel loro bilancio perché il mondo non muoia di fame di bellezza.
    Se sparisce l'arte cristiana e religiosa, l'evangelizzazione viene privata d'immagini, di testimonianze, d'interpellazione drammatica e di esultanza. Meglio di chiunque altro l'artista può assicurare la dimensione escatologica del messaggio cristiano. Perché se l'artista cristiano opera nel senso della realtà della vita umana profonda, egli apre la strada alla trascendenza. Spesso l'artista vive la povertà, e la sua arte è un grido, perché per gridare bisogna avere un cuore di povero e sentire la bellezza trascendente del popolo, della miseria. Una tale arte diventa povera perfino nei suoi mezzi di espressione e interpella l'economista in dialogo con le domande degli uomini. Ispirata dall'unione della vita e del sogno, malgrado la sua povertà l'arte può trascendere i limiti umani. Così facendo, non sfugge fuori del mondo: la trascendenza fa parte della vocazione umana e il suo rispetto è la vera liberazione.[1]

Note

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  1. Dalla relazione al Meeting di Rimini del 29 agosto 1987, riportato in Danneels: «Quando arriva il carisma, l'istituzione deve farsi da parte», meetingrimini.org, 15 marzo 2019.

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