Gran Premio del Messico 1964
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Citazioni sul Gran Premio del Messico 1964.
Citazioni in ordine temporale.
- In Messico c'era stata una grande confusione. Avremmo dovuto vincere il campionato prima di quella gara. [...] Avevamo due possibilità: una era di usare la macchina più veloce, l'altra di correre con la [...] più affidabile. [...] La [...] più veloce era la 12 cilindri boxer, poiché era dotata di un sistema di iniezione Lucas. La più affidabile invece aveva il V8 ad iniezione diretta. Siccome la pompa ad iniezione era la stessa che era stata progettata per le vetture 2.5 litri [...], cioè la pompa Bosch, era molto difficile ottenere una miscela sufficientemente magra al variare dell'altitudine. Quindi era difficile ottenere le prestazioni migliori. La differenza tra il dodici cilindri e l'otto divenne ancora più evidente in Messico. Lassù c'era un altro problema: c'era una lunga curva inclinata che alterava il corretto afflusso dell'olio motore a causa della elevata forza centrifuga. Perché quando si entrava in quella curva, il motore boxer soffriva di un eccesso di afflusso d'olio e, di conseguenza, ne consumava di più. Io corsi quindi con il V8 e i meccanici cercarono di rendere la carburazione più magra possibile, per permettere al motore di rendere al massimo quando fosse diventato caldo.
- Quando ci fu la partenza il mio motore non girava bene. Borbottava come una caffettiera e si ingozzava. Questo permise a Graham [Hill], Lorenzo [Bandini] e Jimmy [Clark] di prendere un po' di vantaggio. Dopo qualche giro la temperatura salì e il mio motore cominciò a girare meglio [...]. Prima raggiunsi Graham e Lorenzo e fu in quel momento [...] che accadde l'incidente. Io credo di avere capito perché... [...] Graham era concentrato su una sola macchina [...] da controllare negli specchietti. Quando all'improvviso vide dietro di se due macchine [...] credo sia rimasto molto sorpreso perché quando sai di avere dietro di te una sola macchina è più facile tenere chiusa la porta ma quando ce ne sono due... [«E allora come andò a finire?»] Arrivai dietro di lui, [...] cercò di chiudermi la traiettoria dato che stavamo lottando per il campionato. Ma non si accorse che, così facendo aprì un varco a Lorenzo il quale [...], vedendo un'opportunità [...] infilò il suo muso all'interno della BRM [...]. Graham forse era troppo occupato a guardare me e così [...] loro due si toccarono. Devo dire che poi fummo fortunati perché, poco dopo il motore di Jimmy si ruppe. Anche se bisogna riconoscere che altre volte la fortuna ci ha proprio abbandonato come nella prima parte della stagione. Insomma a fine anno i piatti della bilancia erano tornati alla pari.
- [«In definitiva lei non crede che Lorenzo abbia urtato volontariamente Graham Hill per aiutare lei a conquistare il Mondiale?»] No, non lo credo. Ieri non funzionava come oggi. Oggi sì. Ci sono alcuni piloti che potrebbero arrivare a fare cose del genere. Lorenzo, e in genere la maggior parte dei piloti di Formula 1 della nostra epoca, non avrebbero mai fatto una cosa simile.
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