Gran Premio di Germania 1976

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Il tracciato del Nürburgring Nordschleife nella configurazione adottata per il Gran Premio di Germania 1976

Citazioni sul Gran Premio di Germania 1976.

  • Niki [Lauda] arrivò in Germania fiducioso di convincere i suoi colleghi che il circuito dell'Eifel era anacronistico, troppo insicuro, illogico. Io feci l'impossibile per convincerlo che si trattava di una crociata destinata a fallire: non ci fu niente da fare. Lui chiamò una riunione e fece indire una votazione: la sua mozione fu sconfitta per un solo voto. L'atmosfera del weekend si era fatta pesante: la pole firmata da Hunt non rese le cose più serene. Il giorno della gara, venne a piovere poco prima del via. Tutti eccetto la McLaren di Mass partirono con gomme da bagnato; ma già nel corso del primo giro la situazione cambiò e quasi tutti rientrarono in pitlane per pneumatici slick. Niki non era partito bene ed era scivolato dalle retrovie. Il pit-stop non fu rapidissimo e lui si proiettò nuovamente in pista come un ossesso. Sapeva di dovere recuperare e che Hunt era invece nelle posizioni di testa: più tardi Carlos Pace mi raccontò che Lauda l'aveva raggiunto in poche curve e superato con un'aggressività che non gli conosceva. Al secondo giro, l'incidente nella zona di Bergwerk, la Ferrari distrutta e incendiata, il suo salvataggio a opera di altri piloti. Poi l'ospedale, il dramma, la vittoria di Hunt e un mondiale che, adesso sì, si stava davvero riaprendo, perché fu subito chiaro che Niki non sarebbe rientrato in gara rapidamente. (Daniele Audetto)

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