Henry Stapp

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Henry Stapp (1928 – vivente), fisico e matematico americano.

Citazioni di Henry Strapp[modifica]

  • Ciò che di importante vi è nel teorema di Bell è che esso trasferisce il dilemma posto dalla meccanica quantistica direttamente nel regno dei fenomeni macroscopici... Dimostra che le nostre idee abituali sul mondo sono in qualche modo profondamente carenti anche a livello macroscopico.[1]
  • Il teorema di Bell è la più profonda scoperta della scienza.[2]
  • […] la conversione delle potenzialità in eventi non può procedere sulla base di informazioni disponibili localmente. Se si accettano le solite idee su come le informazioni si propagano attraverso lo spazio e il tempo, allora il teorema di Bell dimostra che gli effetti macroscopici non possono essere indipendenti da cause lontane. Questo problema non è né risolto né mitigato dall'affermazione che l'effetto è determinato dal "puro caso". Il teorema di Bell prova in maniera accurata che la determinazione degli effetti macroscopici deve essere "non-casuale", almeno fino al punto di permettere una sorta di dipendenza di questi effetti da cause lontane.[3]
  • Tutto ciò che noi sappiamo sulla natura è in accordo con l'idea che i suoi processi fondamentali giacciano al di fuori dello spazio-tempo... ma generino eventi che possono aver luogo nello spazio-tempo. Il teorema contenuto in questo studio [il Teorema di Bell] convalida questa visione della natura dimostrando che il trasferimento superluminale di informazioni è necessario, escludendo determinate alternative... che sembrano meno ragionevoli. In effetti, la ragionevole posizione filosofica di Bohr sembra portare al rifiuto delle altre possibilità, e quindi, per deduzione, la conclusione che il trasferimento superluminale delle informazioni sia necessario.[4]
  • [...] una particella elementare non è un'entità dall'esistenza indipendente, non analizzabile. È, essenzialmente, un insieme di rapporti che coinvolgono altre cose.[5]

Note[modifica]

  1. Da S-Matrix Interpretation of Quantum Theory, Lawrence Berkeley Laboratory preprint, 22 giugno 1970 (edizione riveduta: Physical Review, D3, 1971, 1303); citato in Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li, Corbaccio, 2015, p. 342. ISBN 978-88-6380-989-3
  2. Da Bell's Theorem and World Process, Nuovo Cimento, 29B, 1975, 271; citato in Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li, Corbaccio, 2015, p. 345. ISBN 978-88-6380-989-3
  3. Da S-Matrix Interpretation of Quantum Theory, Lawrence Berkeley Laboratory preprint, 22 giugno 1970 (edizione riveduta: Physical Review, D3, 1971, 1303); citato in Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li, Corbaccio, 2015, p. 349. ISBN 978-88-6380-989-3
  4. Da Are Superluminal Connections Necessary?, Nuovo Cimento, 40B, 1977, 191; citato in Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li, Corbaccio, 2015, p. 346. ISBN 978-88-6380-989-3
  5. Da S-Matrix Interpretation of Quantum Theory, Lawrence Berkeley Laboratory preprint, 22 giugno 1970 (edizione riveduta: Physical Review, D3, 1971, 1303); citato in Gary Zukav, La danza dei maestri Wu Li, Corbaccio, 2015, p. 96. ISBN 978-88-6380-989-3

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