Hernán Rivera Letelier
Hernán Rivera Letelier (1950 – vivente), scrittore cileno.
Si vanno ormai spegnendo le note della canzone messicana che precede quella che lui vuole ascoltare, e nel frattempo la puntina del giradischi inizia a trascinarsi sofferente su quella terra di nessuno, su quei sabbiosi solchi sterili che separano un tema dall'altro; quell'illustre ed emerito coglione del Vecchio Fioca, cappotto a quadretti verdi e pantaloni grigio scuro stretti qualche centimetro sotto l'ombelico (stupefacente prodigio di equilibrismo pelvico), ancora vacillante per la sbornia del giorno precedente e tanto pallido da rasentare la trasparenza, riempie il suo terzo bicchiere di vino rosso appoggiato spettralmente al bancone dell'unica taverna aperta a quell'ora di domenica – giorno del Signore, come gli rinfacciano là fuori e a gran voce i mattinieri protestanti dello Stabilimento, giorno in cui, pur non dovendo salire sul colle, si è alzato alla stessa fottuta ora di sempre, ancora in piena notte, sentendo crescere in gola l'arsura del doposbronza, più forte delle stesse saline di Atacuma, maledizione, compaesano, un'arsura che l'ha fatto uscire dagli scafi (non senza prima aver bussato a diverse cabine dei suoi compagni di baldoria) per una ronda spettrale attraverso le strade dell'accampamento, a quest'ora ancora deserte e coperte da una nauseabonda nebbiolina di polvere.[1]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
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