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Howard Fast

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Howard Fast, 1943

Howard Melvin Fast (1914 – 2003), scrittore e sceneggiatore statunitense. Fu famoso anche con gli pseudonimi di E. V. Cunningham e Walter Ericson.

Incipit di alcune opere

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Dall'asfalto di New York

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In una di quelle dichiarazioni affascinanti per il loro candore, che il pubblico televisivo avrebbe imparato a conoscere tanto bene, il dottor Hepplemeyer attribuì il successo scientifico meno alla sua genialità che al suo nome. «Potreste immaginare uno che si chiami Julius Hepplemeyer e che non fa niente per tutta la vita? Quando uno si chiama Julius Hepplemeyer, deve adeguarsi o perire».[1]

Il cerchio

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In uno di quei suoi caratteristici momenti di sincerità, che in seguito divennero ben noti ai telespettatori, il dottor Hepplemeyer attribuì il suo successo scientifico più al nome che portava che alla sua intelligenza. — Potete immaginarvi cosa significhi chiamarsi Julius Hepplemeyer e dover portare questo nome per tutto il resto della vita? Se uno si chiama Julius Hepplemeyer è costretto o ad emergere o a perire.[2].

Spartacus

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Dopo molto tempo, Spartaco si chiese: "Chi scriverà delle nostre battaglie, di ciò che abbiamo vinto e di ciò che abbiamo perduto? E chi dirà la verità?". La verità degli schiavi era contraria a tutta la verità dei tempi in cui vivevano.

Note

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  1. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  2. Una rielaborazione di questo racconto è stata fatta da Shinichi Hoshi con Ehi, attenzione!, sostituendo il cerchio di Howard Fast con un buco nel terreno.

Bibliografia

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  • Howard Fast, Il cerchio, traduzione di Enzo Nardella, Mondadori, 1973.
  • Howard Fast, Spartacus, traduzione di Attilio Veraldi, Marco Tropea Editore, 2000.

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