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I figli della violenza

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I figli della violenza

Immagine 009871-12 EL SR. PRESIDENTE Y E.P. URUCHURTU VISITAN CASAS PARA BURÓCRATAS EN NONOALCO FEBRERO 18 1961 (31757695606).jpg.
Titolo originale

Los olvidados

Lingua originale spagnolo
Paese Messico
Anno 1950
Genere drammatico
Regia Luis Buñuel
Soggetto Luis Buñuel, Luis Alcoriza
Sceneggiatura Luis Buñuel, Luis Alcoriza
Produttore Óscar Dancigers, Sergio Kogan, Jaime A. Menasce
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

I figli della violenza, film del 1950, regia di Luis Buñuel.

Nascosti dietro gli imponenti edifici di una grande città moderna come New York, Londra, Parigi, vi sono abissi di miseria che celano bambini affamati, sporchi, abbandonati a se stessi. Un fertile terreno per futuri delinquenti. Sebbene la società cerchi di porre rimedio a questi mali, il risultato dei suoi sforzi è ancora molto limitato. Solo in futuro noi potremmo sperare di indicare la strada a questi ragazzi in modo che essi si possano inserire utilmente nella società. Messico, una grande e moderna città non fa eccezione a questa regola universale. Questo film, basato sull'esperienza della vita reale, non è un film ottimista e lascia la soluzione del problema alle forze del progresso dei nostri tempi. (Voce fuori campo)

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Io devo cantare se voglio mangiare e devo mangiare anch'io se voglio cantare. (Musicista di strada)
  • Le ferite da chiodo sono brutte. Io non mi fiderei. Prendi una ragnatela, fermerà l'emorragia, vedrai. (Jaibo)
  • Pensavo che invece di rinchiudere i ragazzi, bisognerebbe rinchiudere la miseria. (direttore)
  • Stai attento Jaibo. Viene il cane rognoso, attento! Viene da te! No, no. Stai cadendo nella fossa nera e sei solo. Solo. Solo. Come sempre, figliolo. Come sempre, come sempre... (voce fuori campo femminile) [Jaibo muore]

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Madre di Pedro: Perché sei tornato?
    Pedro: Mamma, io ho fame.
    Madre di Pedro: Te l'ho già detto che finché andrai in giro a bighellonare, non ci sarà niente da mangiare per te. Ne ho abbastanza di pulir pavimenti per mantenere un perdigiorno.
    Pedro: Ma io ho fame!
    Madre di Pedro: Perché non lo vai a dire a quei pelandroni amici tuoi?
  • Pedro: [fa per toccarla] Mamma...
    Madre di Pedro: Lasciami!
    Pedro: Non fare così, voglio diventare buono, ma non so come fare.
  • Giudice: Penso che vorrà vederlo.
    Madre di Pedro: No, e perché?
    Giudice: Forse dovremmo punire voi genitori per come agite verso i vostri ragazzi. Non gli date né affetto, né amore ed essi lo cercano da altre parti.

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