Ignacio Padilla
Ignacio Padilla, all'anagrafe José Ignacio Padilla Martínez (1968 – 2016), scrittore, saggista, accademico e diplomatico messicano.
Mio padre diceva di chiamarsi Viktor Kretzschmar. Faceva il guardascambi sulla linea Monaco-Salisburgo e non era il tipo d'uomo che decideva così, di colpo, di commettere un crimine. Dietro un'apparente intemperanza di fronte alle circostanze avverse si nascondeva un essere estremamente calcolatore, capace di aspettare anni il momento buono per soddisfare l'intento a lungo accarezzato. Solitamente taciturno, poteva anche abbandonarsi a improvvisi scoppi di rabbia che, soltanto nell'intimità familiare, lo rendevano una polveriera dalla miccia sempre accesa. I suoi non erano mai impeti spontanei, ma piuttosto il risultato del perenne soliloquio che era solito intavolare con la propria coscienza di uomo sconfitto, un uomo che, sono sicuro, avrebbe scavato una galleria nel basalto con la sola speranza di vedere un giorno la luce che gli era stata sottratta in gioventù. Una volta lo avevo visto nascondersi per più di dieci ore nella macchia in attesa di veder riapparire una lepre famelica che aveva schivato i primi spari della sua giornata. Era sera quando l'animale finalmente era capitolato sotto la mira dell'offeso cacciatore, ricevendo per giunta una scarica di calci che ben presto lo avevano ridotto a un immangiabile ammasso di sangue e neve.
Bibliografia
[modifica]- Ignacio Padilla, Ombre senza nome, traduzione di Camilla Cattarulla, Fanucci, 2005. ISBN 8834710592
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