Isabella di Castiglia

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Isabella I di Castiglia

Isabella I di Castiglia, detta Isabella la Cattolica (in castigliano: Isabel I de Castilla e la Católica; 1451 – 1504), regina di Spagna.

Citazioni di Isabella di Castiglia[modifica]

  • Il Re non ha cugini, ma vassalli.[1]

Citazioni su Isabella di Castiglia[modifica]

  • Colombo insieme con un fondo di praticità, ci rivela in tutti gli atti della sua vita e in tutti i suoi scritti una impressionabilità, direi quasi femminile, di sentimento e d'immaginazione Ora, quel che è sovrabbondanza spesso ristucchevole nei suoi scritti dové esser facondia efficace nella sua conversazione, che, data la sua scarsa e disordinata cultura, aveva bisogno di tali qualità appariscenti per interessare l'uditorio. Così si spiega come gli riuscisse facile accendere nell'animo femminilmente buono d'Isabella di Castiglia un entusiasmo che la freddezza calcolatrice di Ferdinando d'Aragona non riuscì ad estinguere. Così si spiega com'egli, povero lanaiuolo pochi anni prima, oscuro marinaio tuttora, riuscisse ad imparentarsi con una famiglia che poteva avere delle pretensioni aristocratiche. (Cesare De Lollis)
  • Il «Secolo d'Oro» della civiltà spagnola, fu un lento sbocciare, non un apparire improvviso. Il secolo XV l'ha preparato con i progressi della lingua, lo sviluppo di generi letterari originali, l'affinamento dell'arte primitiva. Isabella ha riunito scienziati, favorito l'importazione di libri di studio e la stampa, rinnovato l'Università di Salamanca con le sue settanta cattedre. Cisneros ha fondato quella di Alcalà. (Pierre Vilar)
  • Sole e vento di inverno. Luce intensa che il vento trapassa, come una lancia il corpo di un fantasma, senza conseguenze. Il paesaggio è immobile, vasto e solenne, alleanza indistruttibile della pietra e degli alti luoghi del sole. Essenza della Castiglia. Il ricordo della regina Isabella la Cattolica posa come un suggello di autenticità su questi paraggi antichi, molto più vecchi della storia conosciuta. (Vintilă Horia)
  • Una domanda, Santità [A Papa Giovanni Paolo II]: è vero che tempo fa Lei chiese ai figli di Allah di perdonare le Crociate fatte dai Suoi predecessori per riprendersi il Santo Sepolcro? Ah, sì? Ma loro Le hanno mai chiesto scusa per il fatto d'esserselo preso? Le hanno mai chiesto scusa per il fatto d'aver soggiogato per oltre sette secoli la cattolicissima penisola iberica, tutto il Portogallo e tre quarti della Spagna, sicché se nel 1490 Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona non si fossero dati una mossa oggi parleremmo tutti arabo? [...] Santissimo Padre. In tutto rispetto lei mi ricorda i banchieri ebrei-tedeschi che, sperando di salvarsi, negli Anni Trenta prestavano il denaro a Hitler. E che pochi anni dopo si ritrovarono nei forni crematori. (Oriana Fallaci)

Note[modifica]

  1. Frase con cui ammonì un cugino del Re a non prendersi troppe libertà con il sovrano. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X

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