Istituto per le opere di religione
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Citazioni sull'Istituto per le Opere di Religione, istituto bancario con sede nello Stato del Vaticano.
- La gestione di questo patrimonio fa capo ad apposite commissioni cardinalizie con l'assistenza di finanzieri laici, e il denaro è custodito negli istituti bancari dello IOR e dell'APSA, con depositi sotterranei di oro e diramazioni nelle casseforti delle Isole Cayman: un autentico Fort Knox fuori da ogni legge. (Claudio Rendina)
- Ma lo Ior rimane una banca del tutto speciale, perché da un lato è una banca off-shore, che opera nell'extraterritorialità, dall'altra è on-shore: chi è adeguatamente presentato può entrare portando una valigia piena di dollari di qualunque provenienza e uscirne, senza ricevuta, con la certezza che il suo denaro andrà dove deve andare senza lasciar tracce. (Alberto Statera)
- Come in qualsiasi altra banca, anche allo Ior si possono presentare clienti quantomeno equivoci. Con un'unica eccezione rispetto agli istituti di credito italiani: quasi tutti indossano l'abito talare.
- Lo Ior è «parte» della Chiesa, infatti è stato fondato con un chirografo di papa Pio XII; inoltre chi ci lavora è un dipendente di un ente centrale del Vaticano, condizione introdotta dal Concordato e che, anni prima, ha permesso a Marcinkus di evitare l'arresto per il crac Ambrosiano. Ma poi, che fine fanno gli utili della banca se non rimangono nei forzieri dei sacri palazzi?
- Lo statuto e gli accordi con lo Stato italiano consentono allo Ior un'operatività da banca offshore, al di fuori di qualsiasi controllo. Ed è proprio questa la condizione che determina gli scandali finanziari dagli anni Settanta a oggi. Lo Ior assicura infatti discrezione totale nelle operazioni, assoluta impunità e autonomia operativa a chi lo gestisce e salvacondotto alla clientela.
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