Jean-Marie Gustave Le Clézio
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Per la letteratura (2008)
Jean-Marie Gustave Le Clézio (1940 – vivente), scrittore francese.
- Secondo me, scrivere e comunicare significa essere capaci di far credere qualunque cosa a chicchessia.[1]
Saint-Martin-Vésubie, estate 1943
Sapeva che l'inverno era finito quando sentiva il rumore dell'acqua. La neve, durante l'inverno, aveva ricoperto il villaggio; i tetti delle case e i prati erano tutti bianchi. Il ghiaccio aveva formato stalattiti sul bordo dei tetti. Poi il sole iniziava a scottare, la neve si scioglieva e l'acqua colava goccia a goccia dai davanzali, da ogni trave, dai rami degli alberi, e tutte le gocce si riunivano e formavano rivoli, i rivoli si gettavano nei ruscelli, mentre l'acqua scendeva gioiosamente per le strade del villaggio.
Note
[modifica]- ↑ Da Le procès verbal. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
Bibliografia
[modifica]- J.M.G. Le Clézio, Stella errante, traduzione di Ela Assetta, il Saggiatore, 2008. ISBN 9788842815792
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