Johan Bojer

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Johan Bojer

Johan Bojer (1872 – 1959), scrittore norvegese.

La casa e il mare[modifica]

Incipit[modifica]

Verso il 1900 la sorte riunì due giovani in una pensione della capitale. Essa era situata sotto i tetti di un edificio a sei piani del quartiere Grensen e le finestre delle piccole stanze sporgevano fuori del tetto spiovente coll'aria d'una fila di teste di animali in contemplazione della città. All'interno il soffitto era basso, i corridoi erano pregni dell'odore di vivande stantie e la lunga sala da pranzo non riceveva altra luce che quella dell'unica finestra, che dava sulla corte. La gente però vi stava a pigione a buon mercato; studenti ed impiegati potevano ottener qui vitto ed alloggio anche per sole cinquanta corone mensili; certo il trattamento della casa non rendeva nessuno roseo o grasso; ciononostante non pochi degli ospiti continuavano a restarci per anni.

Citazioni[modifica]

  • Tra la gioventù e l'età virile s'interpone una barriera di anni, in cui gli amici si separono andandosene ciascuno verso il proprio cantuccio nel mondo: durante la prima annata essi si scambiano lettere frequenti, la seconda di meno, e così sempre più e più raramente in seguito. Tuttavia ognun d'essi continua ad aver posto nello spirito dell'altro per esercitarvi il proprio ascendente sia ch'essi ne sian consapevoli o no.
  • Dovrebbe esserci una sola capitale nel mondo, Londra, Parigi, Berlino o Roma, Roma meglio di tutte, un solo governo per tutti i popoli, questo almeno avrebbe un senso.

Bibliografia[modifica]

  • Johan Bojer, La casa e il mare (Huset Og Havet), traduzione di Zino Zini, Fratelli Treves Editori, Milano 1937.

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