John H. Secondari
John Hermes Secondari (1919 – 1975), scrittore, giornalista e produttore televisivo statunitense.
Tre soldi nella fontana
[modifica]Era circa l'una di un afoso pomeriggio di giugno e il sole splendeva a picco, inondando la Piazza di Trevi di una luce abbagliante e di un intenso calore. I dieci uomini, stanchi e sudati nella loro divisa di spazzini, stavano ancora raschiando la sporcizia ed il fango accumulatisi sulle pietre lisce della fontana vuota. Sguazzando in un dito d'acqua e di fanghiglia spingevano le loro grandi scope di saggina scura e la piazza, che normalmente risuonava del rumore dell'acqua zampillante era stranamente silenziosa. Era l'ora in cui ognuno se ne va a casa per il pranzo: altro non era rimasto che il sole cocente, gli spazzini ed il raschiare sordo delle scope contro le pietre umide.
Citazioni
[modifica]- Di tutto quanto c'è in Roma la fontana [di Trevi] è certamente l'attrazione più forte. (p. 18)
- L'uomo moderno è troppo realista, troppo sapiente per credere in Dio. Troppo terra-terra per credere alle leggende. Troppo conoscitore della vita per aver fiducia nel prossimo. Mi domando e dico perché diavolo sta al mondo! Ognuno dovrebbe aver diritto alla speranza, a qualche speranza. (p. 19)
- Non c'è niente di peggio, Frank, che avere sessantatré anni, essere malati e non voler morire.
C'è qualcosa peggiore, pensò Bertin, averne quaranta, esser pieni di salute e non saper come vivere. (p. 19) - Aver scarsa cultura è male, ma averne troppa è peggio. (p. 22)
- Gli italiani fabbricano porte magnifiche ma se desideri tener fuori il prossimo usa un lucchetto americano. (p. 77)
- Londra non è certo attraente in confronto a Roma. Niente sole. Nebbia e pioggia. Proprio una città tetra. È simpatico andarci per le commedie, ma io non ci vorrei vivere. (p. 82)
- Ci dovrebbe essere una legge che impedisce le insinuazioni. Voi donne sapete assassinare la reputazione di una persona con uno sguardo. (p. 84)
Bibliografia
[modifica]- John H. Secondari, Tre soldi nella fontana (Coins in the Fountain), traduzione di Gabriella Magrin, Baldini & Castoldi, 1953.
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