John Pierpont Morgan

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John Pierpont Morgan nel 1902

John Pierpont Morgan (1837 – 1913), banchiere statunitense.

Citazioni su John Pierpont Morgan[modifica]

  • Il più nobile dei romani era adesso J. P. Morgan. Veniva a Roma di tanto in tanto occupando parecchie stanze dell'appena costruito «Grand Hotel», tra i novelli splendori del giardino di palme e dell'orchestra tzigana. Talvolta arrivava invece al porto di Civitavecchia col suo panfilo di dieci metri, il «Corsair», la cui bandiera recava una mezzaluna e una stella d'argento, e, quando di lì faceva la sua grandiosa entrata a Roma, sembrava che nelle vesti del Nuovo Mondo ricomparissero gli Enrichi dell'era feudale e gli idoli dei ghibellini. (Robert Katz)
  • Nonostante il suo immenso potere, Morgan non fu affatto l'uomo più ricco del suo tempo. Quando morì, possedeva 68 milioni di dollari. Egli dominò il mondo della finanza non tanto per mezzo del suo denaro privato, quanto per la sua capacità di ispirare fiducia negli altri. In lui, era personificato il credito. Egli intraprese per primo l'organizzazione del potere del denaro d'America e di vaste parti d'Europa, così da promuovere un'attività concorde negli interessi generali del capitale. (Bertrand Russell
  • Si dice che ricevesse ogni giorno [a Roma] centinaia di persone, molte delle quali principi in difficoltà o duchi ormai dimenticati che speravano di vendergli un dipinto o un antico cimelio di famiglia. Morì al «Grand Hotel» nel 1913 e, chiuso in una bara, fu spedito in America dapprima su un vagone merci e quindi nella stiva di una nave. (Robert Katz)

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