Joseph Vogt

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Joseph Vogt (1895 – 1986), storico tedesco.

Pagani e cristiani nella famiglia di Costantino il Grande[modifica]

  • Gli storici della religione ci hanno mostrato come la religione solare, diffusa soprattutto nelle classi dirigenti e tra le persone colte, abbia dato origine all'idea di un dio supremo, ordinatore dell'universo, e come a sua volta il cristianesimo abbia accettato alcuni aspetti del dio sole; una prova visibile di questa contaminazione si ha nella raffigurazione di Cristo come Helios nel mosaico scoperto sotto la volta dei Giuli, in occasione di scavi nella necropoli sotto San Pietro in Roma. (p. 47)
  • È vero che ancora rimangono insoluti molti problemi sulle convinzioni religiose e politiche di Costantino; in particolare alcuni suoi atteggiamenti neoplatonici e gnostici richiedono un esame più approfondito. Credo, però, che si possa considerare acquisito il fatto che Costantino, a suo tempo e luogo, decise il conflitto religioso in favore del monoteismo cristiano. (p. 49)
  • I legami di famiglia e di parentela, che tanto contavano per i pagani educati in modo rigorosamente tradizionale, venivano visti dai cristiani in una luce ben differente. Nella società greco-romana la famiglia non era solo tenuta insieme dagli interessi del lavoro e del guadagno, ma era anche una comunità unita dal culto e dalle celebrazioni del culto. La stabilità del casato e la sopravvivenza del clan erano assicurate dai sacra familiae e dai sacra gentilicia. [...]. Il cristianesimo, d'altra parte, richiedeva, come già l'ebraismo, una solenne dichiarazione di fede da parte dei nuovi adepti; essi dovevano volgere le spalle alla tradizione con una decisione consapevole. Le parole del Maestro: «Perché io sono venuto a dividere il figlio da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora dalla suocera; e i nemici di un uomo saranno i suoi stessi familiari» (Matt. 10, 35-36), bastavano da sole a imporre a ogni individuo di procedere per la propria strada senza alcun riguardo della sua gente e della sua stirpe. (p. 51)
  • Nelle polemiche pagane, il proselitismo cristiano è spesso accusato di portare alla rottura della comunità domestica. Il modo più cauto d'introdurre il cristianesimo nelle famiglie pagane, per mezzo dei matrimoni di fanciulle cristiane con giovani pagani, suscitò talvolta le proteste degli scrittori cristiani, e all'inizio del secolo IV alcuni sinodi dichiararono colpevoli i matrimoni misti. Tuttavia essi non vennero mai proibiti ufficialmente, né ci deve sorprendere che siano aumentati verso la fine del secolo. (p. 51)
  • Le indicazioni più esplicite e positive che si abbiano sui sentimenti di Costantino per la propria famiglia sono quelle che testimoniano il suo rispetto per i genitori: propose suo padre Costanzo (un membro leale della Tetrarchia) come modello di imperatore e rimase sempre devoto alla madre Elena, che aveva dovuto cedere il suo posto al fianco di Costanzo alla rivale aristocratica Teodora poco dopo la nascita di Costantino, ma che più tardi riprese con grande dignità il suo rango come compagna del figlio. (p. 52)

Bibliografia[modifica]

  • Joseph Vogt, Pagani e cristiani nella famiglia di Costantino il Grande, in AA.VV., Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel secolo IV (The conflict between Paganism and Christianity in the fourth century), Saggi a cura di Arnaldo Momigliano, traduzione di Anna Davies Morpurgo, Giulio Einaudi editore, Torino, 1968, pp. 47-63.

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