Julian Beck
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Julian Beck (1925 – 1985), attore, regista teatrale, poeta, pittore, saggista, attivista e anarchico statunitense.
Citazioni di Julian Beck
[modifica]Intervista di Piero Perona, La Stampa, 14 gennaio 1980
- Perché la gente sembra destinata a scegliere sempre nuove forme di violenza? La tortura, l'assassinio, l'attentato, persino la strage, ecco gli obiettivi comuni. Un giorno si viene a sapere delle 770 persone scomparse e sepolte senza un nome in Guatemale, un giorno si legge delle vittime di Amin in Uganda o ancora si piange per l'Iran, per l'Afghanistan. Una sola è la conclusione. Il nostro è il secolo della violenza. Io sono di questo secolo.
- Poiché la violenza genera la violenza, la guerra non sarà la risposta al nostro problema: neanche la guerra di classe che solleva la rabbia di una persona contro gli altri. Bisognerebbe cambiare il sistema economico e il sistema statale, non m'interessa se lo Stato sia comunista o capitalista. Forse ognuno di noi dovrebbe trovare in se stesso la forza di opporsi ai militarismi di ogni genere che ci vengono proposti come modelli.
- [Su Apocalypse Now] Al tempo della vera guerra in Vietnam le persone peggiori del mondo per i ben pensanti erano gli hippies. Allora dico che altri emarginati come quelli descritti da Coppola sono in fondo gli oppositori della guerra.
- [Su Marco Pannella] Ha un difetto, è demagogico. Demagogico ma capace di fondare l'unico movimento d'opposizione che abbia un minimo di potere in Europa.
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