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Kabul

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Citazioni su Kabul, capitale dell'Afghanistan.

  • La neve conferisce a Kabul una certa nobiltà. Se ci arrivi d'inverno ne apprezzi i rilievi senza vedere il tessuto urbano sbrindellato. La corona di montagne appuntite, di cime di varie forme e altezze, tutte eleganti, attorno all'ampia pianura, è imponente. Coperto di bianco, anche quello che hanno fatto gli uomini, ossia la città, diventa accettabile. Basta non vedere nel dettaglio l'agglomerato di bazar e di villaggi desolanti, di solito definiti medievali ma soltanto poveri; basta ignorare anzitutto le zone residenziali moderne. (Bernardo Valli)
  • Mi chiedete se Kabul è una città bella... dipende dal tipo di bellezza. Devastata da decenni di guerre, la città ha tutte le sue ferite. Ma c'è una forza sotterranea, intestina. È la forza della gioventù che non si arrende a renderla una città stupenda. (Kubra Khademi)
  • Sinora, quando ho parlato incidentalmente della capitale afgana ho usato degli aggettivi non molto lusinghieri; ma oggi che ne sono ospite, non so nascondere la soddisfazione di annunziare che esiste ancora al mondo una città veramente straordinaria, anzi stupefacente se considerata dal punto di vista internazionale, drammaticissima, in contrasto con tutti i gusti universali, con tutte le concezioni di esistenza che imperano da Roma a Pechino, da Novo Sibirsk, a Melbourne, da Batavia a New York, da Calcutta a Lima, infine su l'intera terra abitata.
    Infatti Cabul è «unica». Non mi vengano a dire gli Europei e gli Americani che ne hanno scritto o detto prima di me, che essa non presenta nulla di speciale, priva com'è di pittoresco, in un paesaggio di grandi montagne lunari e con un aspetto sommario che l'avvicina a qualche centro minerario messicano, benché di metalli nella sua zona non ne esistano. Cabul del 1934 è tutt'altra da quella che apparve ai tempi della monarchia decaduta, quando Amanullah il riformatore sì compiaceva di mostrare agli stranieri che il suo paese aveva le qualità per non essere da meno della Persia o della Turchia, i paesi che più si avvicinano all'Afganistan come costumanze e pensiero. Da quei giorni ad oggi nessuno è venuto a Cabul a tentare di rendere edotto l'Occidente e l'Asia medesima della indicibile trasformazione di essa. (Arnaldo Cipolla)

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