Katja Petrowskaja

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Katja Petrowskaja nel 2013

Katja Petrowskaja (1970 - vivente), scrittrice e giornalista tedesca.

Citazioni di Katja Petrowskaja[modifica]

  • Forse la natura aveva incluso da un pezzo nel suo sistema circolatorio tutti i generi di violenza, i passi pesanti degli eserciti in marcia, i ricchi villaggi che morivano di fame, i crateri scavati dalle granate, le fosse e i morti insepolti, e là dove cerchiamo la pace, già da tempo aveva avuto luogo la nostra metamorfosi, a ogni respiro e a ogni morso della mela entriamo a farne parte, parte dell'avvelenamento e del peccato di cui non siamo noi i responsabili, e nemmeno l'ignoranza delle leggi di natura può affrancarci da tale peccato. Se Caino ha ucciso Abele e Abele non ha avuto figli, chi siamo noi allora? (da Forse Esther, traduzione di Ada Vigliani, Adelphi, 2014)
  • Le parlo da ucraina di madrelingua russa e di origini ebraiche. Il novanta per cento dei profughi dell’Ucraina orientale che incontro parla il russo. Il nostro russo è più russo di quello di Putin perché il suo regime fa cattivo uso delle virtù della letteratura russa e abusa della memoria della Seconda guerra mondiale. Non so come la cultura russa saprà fare i conti con tutto questo. Ma il conflitto non è etnico né ha come oggetto la questione dell’idioma.[1]

Note[modifica]

  1. Da intervista di Wlodek Goldkorn, “I russi non sanno cosa succede a Kiev”, la Repubblica, 20 marzo 2022, p. 17.

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