Kikuyu

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Donna kikuyu

Citazioni sui Kikuyu.

Jomo Kenyatta[modifica]

  • A differenza degli Europei, ai quali piace baciarsi in pubblico, i Kikuyu considerano volgare questa esibizione di affetto. Tutte le cose relative al sesso vengono compiute secondo un codice di comportamento ben stabilito.
  • C'è un’idea fondamentale tra i Kikuyu, ed è che la famiglia più è grande più è felice.
  • Il Kikuyu non considera la sua tribù come un gruppo di individui organizzati collettivamente, perché non pensa a se stesso come ad una unità. Si tratta piuttosto di un’estensione della famiglia, secondo un processo naturale di crescita e di divisione.
  • Il Kikuyu non usa libri stampati; la sua educazione sociale gli viene invece impartita attraverso le immagini ed il rituale, il ritmo della danza e le parole delle canzoni di cerimonia. Per ogni stadio della sua vita esiste un corso appropriato di istruzione, realizzato attraverso questi mezzi nella maniera più drammatica possibile, in modo che non se lo dimentichi più.
  • L'egoista, o l'egocentrico, non si guadagnano rinomanza o reputazione nella comunità kikuyu.
  • La masturbazione tra le ragazze è considerata indecente; se una madre vede la figlia che solamente si tocca quella parte del corpo le dice immediatamente che fa male. Si può dire che questa sia una delle ragioni dell’amputazione dell'apice del clitoride, la quale impedisce alle ragazze di essere sensibili in quel punto. Date queste restrizioni, la pratica dell’omosessualità è sconosciuta ai Kikuyu. La libertà di rapporti tra i due sessi la rende inutile, ed incoraggia invece i giovani ad acquistare un’esperienza che sarà loro utile nella vita matrimoniale.
  • La norma tradizionale kikuyu sul matrimonio stabilisce che un uomo può avere tante mogli quante è in grado di mantenere, e che più è grande la sua famiglia meglio è per lui e per la tribù.
  • Molti Kikuyu sono stati puniti e considerati peccatori dai missionari, semplicemente per aver dormito nella stessa stanza con una ragazza, perché agli occhi dei missionari questo è un atto peccaminoso. I Kikuyu che non sono stati allevati sotto l'influenza dei missionari non riescono a comprendere questa forma di puritanesimo europeo. Ad ogni Kikuyu, infatti, è stata insegnata fin dalla più tenera infanzia la pratica dell'autocontrollo nelle questioni sessuali, che gli permette di dormire nello stesso letto con una ragazza senza necessariamente avere contatti sessuali con lei. Al contrario, l'opinione dei missionari è che, dato che un bianco non sarebbe in grado di trattenersi in simili circostanze, nemmeno un Africano può esserlo, perciò bisogna impedirgli di dormire con un’amica secondo l'usanza kikuyu.
  • Nello studiare l'organizzazione della tribù kikuyu, è necessario prendere in considerazione il possesso della terra come il fattore più importante della vita economica, religiosa, politica e sociale. Essendo agricoltori, i Kikuyu dipendono interamente dalla terra. Essa fornisce loro di che soddisfare i bisogni materiali della vita, attraverso i quali è raggiunta anche la soddisfazione della mente. La comunione con gli spiriti ancestrali si perpetua attraverso il contatto con la terra, nella quale gli antenati della tribù sono stati sepolti. I Kikuyu considerano la terra come la madre della tribù, perché, se la madre porta il suo fardello per circa otto o nove lune, mentre il figlio è nell'utero, e poi per il breve periodo dell'allattamento, la terra nutre il proprio figlio per tutta la vita; anche dopo la morte è la terra che ha cura degli spiriti dei defunti per l'eternità. Perciò la terra è la cosa più sacra fra tutto ciò che vive su di essa o di essa. La terra è particolarmente onorata tra i Kikuyu ed è nel suo nome che si pronuncia un giuramento valido per l'eternità.
  • Nessun decente Kikuyu si sognerebbe di sposare una ragazza che non è stata circoncisa, e viceversa. È tabù per un uomo o una donna Kikuyu avere rapporti sessuali con una persona che non ha subito l'operazione. E se ciò accade, l’uomo, o la donna, devono passare attraverso la cerimonia della purificazione, che nella nostra lingua si chiama “vomitare le male azioni”.
  • Quando gli Europei arrivarono per la prima volta nella loro terra, i Kikuyu li considerarono dei giramondo che, avendo lasciato le loro case, erano rimasti soli e avevano bisogno di amici. I Kikuyu, con la loro naturale ospitalità e generosità, diedero il benvenuto a questi giramondo e provarono verso di essi un sentimento di compassione. Per questo motivo agli Europei fu permesso di piantare le tende e di godere di un diritto temporaneo di occupazione della terra, sotto la stessa forma dei mohoi o mothami kikuyu, che ricevono i diritti di sola coltivazione o costruzione. Gli Europei furono trattati in questo modo nella fiducia che un giorno o l'altro si sarebbero stancati di vagabondare e avrebbero fatto ritorno al loro paese. Questi antichi costruttori di imperi, che ben conoscevano i propri scopi, si fecero gioco dell'ignoranza e della natura sinceramente ospitale del popolo.
  • Secondo il modo di pensare dei Kikuyu, nessuno è un’entità isolata. O meglio, la sua individualità è un attributo secondario: in primo luogo egli è - cosa assai più importante - parente di molte persone e contemporaneo di molte altre. La sua vita è fondata su questo fatto tanto dal punto di vista spirituale ed economico che da quello biologico; ciò determina il suo lavoro quotidiano, ed è la base del suo senso di responsabilità morale e dei suoi obblighi sociali.
  • Senza dubbio qualcuno si può chiedere come un uomo riesca ad amare tante donne. È una questione fondamentale, specialmente per coloro ai quali le credenze religiose hanno insegnato che amare più di una donna è una colpa e più ancora un peccato contro gli dei del cielo. Invece ai Kikuyu si insegna fin dall'infanzia che un uomo deve essere capace di amare e di mantenere in casa quante più donne è possibile. Con questo obiettivo i maschi Kikuyu vengono educati all’idea ed alla pratica di estendere il loro amore a parecchie donne, e si abituano a considerarle come compagne e componenti di una stessa grande famiglia.
  • Prima della venuta dell'uomo bianco, le istituzioni della servitù e del lavoro salariato erano sconosciute tra i Kikuyu. La legge tradizionale della tribù riconosceva libertà e indipendenza ad ogni membro.

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