L'eredità dello zio buonanima (film 1934)

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L'eredità dello zio buonanima

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Angelo Musco in una scena del film

Titolo originale

L'eredità dello zio buonanima

Paese Italia
Anno 1934
Genere commedia
Regia Amleto Palermi
Soggetto Antonino Russo Giusti
Sceneggiatura Michele Galdieri, Amleto Palermi
Interpreti e personaggi

L'eredità dello zio buonanima, film italiano del 1934 con Angelo Musco, regia di Amleto Palermi.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Voi avete sulla casa una sentenza di sfratto. L'amicizia è amicizia ma lo sfratto è lo sfratto. (Padrone di casa)
  • Lasciando questa terra di dolore, il mio ultimo pensiero lo rivolgerò al sommo Iddio perché nella sua grande misericordia possa destinare la mia povera anima assetata di cielo fra il sorriso degli angioli. (Calogero Favazza) [inizio del testamento, letto dal notaio]

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Padrone di casa: Cavaliere, stia attento, non si faccia mettere nel sacco.
    Antonino Favazza: No, il sacco che deve insaccare a me, ancora non è cucito!

Citazioni su L'eredità dello zio buonanima[modifica]

  • Tipica commedia degli equivoci con una vena grottesca insolita per l'epoca, almeno al cinema. Impagabile duetto Musco-Anselmi. (il Morandini)

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