La collina dei papaveri
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La collina dei papaveri
Titolo originale |
コクリコ坂から |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2011 |
Genere | animazione, drammatico |
Regia | Goro Miyazaki |
Soggetto | Tetsurō Sayama e Chizuru Takahashi (manga) |
Sceneggiatura | Hayao Miyazaki, Keiko Niwa |
Produttore | Toshio Suzuki |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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La collina dei papaveri, film d'animazione giapponese del 2011, regia di Gorō Miyazaki.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Se ti trovassi una splendida persona e ti affrancassi dall'issare le bandiere, sarebbe bello, no? (Hana) [a Mer]
- Oh fanciulla, | tu issi le bandiere... | perché? (Mer) [leggendo la poesia di Shun]
- Voialtri siete come i vecchi del Partito Conservatore! Se siete studenti, esprimete con fierezza i vostri sinceri pensieri! (Shun)
- State sempre ad affidarvi ai numeri delle zucche vuote! Dannati imperialisti zucconi! (studente)
- Demolire le cose vecchie non è forse lo stesso che buttare via le memorie del passato? Non significa forse ignorare le memorie delle persone che hanno vissuto e sono morte? Per voi che non fate che buttarvi sulle novità, senza voltarvi a guardare la storia, può forse esserci un futuro? (Shun)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Filosofo: Dannato branco di mistificatori prostituti!
Chimico: Da un collega che sta a gingillarsi con teorie astratte inverificabili, proprio non mi sento insultato! - Mer: Senti un po'... e di fare le pulizie che ne diresti? Per quanto sia vecchio, è un edificio davvero molto bello. Se lo si pulisse e ci si invitassero le ragazze, penserebbero tutte che si tratti di uno splendido covo. Anche io ho pensato così.
Shun: Pulizie, eh? Però quelli lì dicono che anche la polvere è parte della cultura, sai?
- Mer: Siccome ogni giorno, ogni giorno ho continuato a issare le bandiere rivolgendomi a mio padre, io sono arrivata a credere che mio padre mi abbia voluto mandare te al suo posto, Kazama! Io, Kazama, sono innamorata di te!
Shun: Mer...
Mer: Anche se siamo consanguinei, persino se siamo fratelli, sarò sempre innamorata di te!
Shun: Anch'io sono innamorato di te. - Tokumaru: E tu, una nuova sede per il tuo club non la desidereresti? Pare che tu abbia anche dei graziosi virgulti!
Filosofo: Se vostra eccellenza permette, sapete forse di un filosofo che viveva in una botte?
Tokumaru: Diogene, eh?[1]
Quando i tuoi genitori vennero a mancare, io ero andato fuori per mare. Così non fosse stato, avrei fatto la stessa cosa che fece Sawamura. E per l'avere potuto incontrare il figlio e la figlia di Tachibana e Sawamura, sono felice. Vi ringrazio. Non c'è felicità pari a questa. (Onodera) [a Shun]
Note
[modifica]- ↑ Il filosofo greco antico Diogene di Sinope si accontentava di vivere in una botte. Cfr. la sua biografia su Wikipedia.
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