La mina
Aspetto
La mina
| Titolo originale |
La mina |
|---|---|
| Lingua originale | italiano |
| Paese | Italia, Spagna |
| Anno | 1958 |
| Genere | drammatico |
| Regia | Giuseppe Bennati |
| Soggetto | Giuseppe Bennati |
| Sceneggiatura | Vicente Escrivá, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Giuseppe Mangione, Alberto Albani Barbieri, Ranieri Cochetti |
| Produttore | Mario Cecchi Gori |
| Interpreti e personaggi | |
|
|
| Doppiatori originali | |
|
|
La mina, film italiano del 1958, regia di Giuseppe Bennati.
Dialoghi
[modifica]- Raffaele, detto l'Ardito: E che mi mettevo a fare, me lo dici? Sono andato anche agli arrivi del postale, non c'era da portare nemmeno una valigia.
Stefano: Senti, Pietro Micca, ma quegli altri due che c'entravano?
Raffaele, detto l'Ardito: Questo è un mestiere da disperati e loro erano più disperati di me, orfani, senza un soldo. Lei con la responsabilità del fratello e la voglia di restare onesta, voglie che costano care. Quante sere l'ho trovata che piangeva e adesso ha già qualche soldo per comprarsi la barca.
Stefano: O per pagarsi l'ospedale se succede una disgrazia. Ci sono cento altri mestieri.
Raffaele, detto l'Ardito: Sì, sono cose che si dicono. Ma la fame è brutta e allora rischi tutto. Lo vedi me. La gente invecchia un poco alla volta, giorno per giorno. Io sono invecchiato di colpo dieci anni fa, quando ho perduto questa. [indica la mano sinistra]
