Laura Mancinelli

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Laura Mancinelli (1933 – 2016), germanista, medievista e scrittrice italiana.

Citazioni di Laura Mancinelli[modifica]

  • Non ho mai pensato che si possa veramente scrivere un romanzo storico, per la contraddizione insita nei termini stessi. Il romanzo è un discorso fatto, anzitutto, con se stessi. Poi lo si può proiettare in un tempo storico definito, su uno sfondo storico, e persino usare personaggi storici come interpreti delle proprie esperienze. (dalla Postilla a Gli occhi dell'imperatore, Einaudi, Torino, 1993, p. 115 [1]. ISBN 9788806131913)
  • Se qualcuno dei nostri amici, venedo a cercarci, chiederà del castello di Challant, dite che non esiste più. Ma ditegli che noi esistiamo ancora e che se vuole potrà trovarci, in qualche parte di questa valle. (da I dodici abati di Challant, Einaudi, 2008. ISBN 9788806173586)

Il fantasma di Mozart[modifica]

Incipit[modifica]

In Borgo Po, quella sera, la luna era sorta tre volte.

Citazioni[modifica]

  • In mille forme Eros lotta contro la morte, nelle forme dell'arte, nelle forme delle scienze, nelle forme delle religioni. Ma la morte non può essere sconfitta.
  • Tu sai che agli uomini la vita è data insieme alla morte, come la gioia con il dolore, il bene insieme al male. Tutte le cose nella vita dell'uomo sono mescolate con il loro contrario.

Gli occhi dell'imperatore[modifica]

  • Anche il dolore è vita quando lo si accetta.
  • Nessuno è più triste dell'uomo che non sa essere né felice né triste.
  • Gli pareva di essere al margine di una soglia oltre la quale lo attendeva un mistero. Qualcosa lo attirava con la promessa che si sarebbe riaperto per lui... il libro della vita? Sì, forse era la vita che lo chiamava oltre quel passo.

Incipit di alcune opere[modifica]

Attentato alla Sindone[modifica]

Il professor Carmine Bauducco chiuse con un sospiro la porta dietro lo studente appena uscito dal suo studio, l'ultimo dell'ora di ricevimento, che come ogni settimana aveva luogo il giovedì dalle diciassette alle diciotto. Dopo aver discusso di Storia delle religioni, la sua materia d'insegnamento, dissipando dubbi, ribadendo concetti particolarmente ostici o correggendo informazioni peregrine d'accatto, il sospiro con cui chiuse la porta dietro l'ultimo dubbioso era di soddisfazione: una soddisfazione mista al piacere di essere finalmente solo nel suo studio e alla prospettiva di legger per una mezz'oretta qualcosa per sé, qualcosa che amava davvero, che lo rilassava dalla fatica della giornata e lo predisponeva a una serata di calma letizia intellettuale.

Il miracolo di santa Odilia[modifica]

Allora accadde quel che nessuno poteva attendersi. All'improvviso un suono di campane a festa invase il cielo, un suono che proveniva dai quattro punti cardinali, da tutti i campanelli svettanti sui colli del Monferrato, campane che suonavano a festa e nessuna mano le muoveva. Mentre lo scampanio si faceva sempre più lieto e travolgente, il vescovo Zenone si inginocchiò commosso sulla terra fredda di gennaio, imitato da tutti: "Ora nessuno potrà negare che questa è la mano di Dio.

Ubaldo, il galletto che amava la musica di Ravel[modifica]

Quando lo aveva acquistato alla fiera di Cantarana non aveva nessuna intenzione di comperare un gallo. E che cosa se ne faceva di un gallo dal momento che non aveva galline e neppure un pollaio? Niente, direbbe una persona assennata. Però si era fermato a guardarlo perché aveva un piumaggio bellissimo: testa e coda nere, corpo paglierino con qualche penna rossa qua e là. Mai visto un galletto così bello e triste perché il venditore lo teneva legato per una zampa.

Vita e opinioni di un polpo chiamato Arturo[modifica]

Vi sembra strano che un polpo possa aver avuto un'infanzia e ne conservi ancora il ricordo? Bene. Non è affatto strano perché noi polpi abbiamo un cervello molto più sviluppato degli altri cefalopodi e quindi siamo dotati di volontà e memoria come e forse più degli esseri umani, che spesso sono stupidi e non sanno di esserlo. Anzi, più sono stupidi e più si credono intelligenti. Come certi tipi che si vedono in televisione.

Bibliografia[modifica]

  • Laura Mancinelli, Il fantasma di Mozart, Einaudi, 1986. ISBN 9788806590482
  • Laura Mancinelli, Gli occhi dell'imperatore, Einaudi, 1993. ISBN 9788862040327
  • Laura Mancinelli, Attentato alla Sindone, Einaudi, 2000. ISBN 9788806155896
  • Laura Mancinelli, Ubaldo, il galletto che amava la musica di Ravel. Vita e opinioni di un polpo chiamato Arturo, Angolo Manzoni, 2011. ISBN 9788862041096

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