Lidia Bastianich

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Lidia Bastianich nel 2010

Lidia Matticchio, già coniugata Bastianich (1947 – vivente), cuoca, personaggio televisivo e scrittrice italiana naturalizzata statunitense.

«Ho completa fiducia nella democrazia USA»

Intervista di Gaia Mariani, lavocedinewyork.com, 1 novembre 2000.

  • Ho alle spalle 13 libri di cucina e mentre li scrivevo mi sentivo abbastanza a mio agio nell'esprimermi e nel dare le mie ricette, ma la biografia [Il mio sogno americano] che tanto volevo condividere con i miei spettatori è stata il mio lavoro di scrittura più difficile. Sapevo che era arrivato il momento di mostrarmi di più a chi mi segue; tutte queste persone volevano conoscere Lidia ed entravano sempre di più nella mia vita, diventavano parte della mia famiglia, conoscevano mia madre, i miei figli e mi rendevo conto che tutto questo li rendeva felici. Ecco, spesso mi scrivono proprio di questo e mi raccontano il loro desiderio di trovarsi a tavola con me e con la mia famiglia, così ho sentito di dover condividere con loro tutto di me. I miei spettatori dovevano conoscere tutta la storia di Lidia perché sì, Lidia è uno chef, è una donna italiana che è emigrata in America e che ha avuto successo, ma c'è una storia più profonda dentro ognuno di noi da raccontare ed ho capito che era arrivato il momento di raccontare la mia e condividere tutto il mio passato. 
  • La mia è una storia vera e sempre più attuale rispetto a quello che succede oggi nel mondo, specialmente prima della pandemia quando era ancora più in luce il tema dei profughi o dei rifugiati. Forse è arrivato il tempo di ricordare che anche io ero una profuga. Nella mia vita ho scavalcato grandi ostacoli, ho acquisito grande coraggio anche grazie alle difficoltà che ho incontrato nella vita e poi sono arrivate le opportunità, che erano già lì, bisognava solo saperle cogliere. E se oggi la mia storia può dare un po' di coraggio ai miei lettori per inseguire i loro sogni e cogliere le loro opportunità, allora sono felice. Con questo libro davvero volevo essere più vicina ai miei spettatori, spero di esserci riuscita.
  • Sono arrivata in America a 12 anni, dunque sono molto americana ma ho alle spalle queste due grandi culture; da un lato c'è l'italianità, una cultura molto creativa che mi riempie di emozioni, di arte, musica, bellezze, buon cibo e famiglia, poi c'è la cultura americana che, un po' più rigidamente, mi ha insegnato l'arte del business, marketing, promoting, advertising. Queste culture unite sono le mie due forze. Ti devo dire però che certamente dentro di me c'è anche un po' di cultura croata e ne sono fiera. Ho tanti ricordi di quegli anni, dunque anche quella parte della mia vita conta, mi ha resa molto aperta con le persone e più consapevole perché sulla frontiera venivano molti emigrati con cui ho vissuto prima ancora che io stessa diventassi un'emigrata. In qualche modo è servito anche quello a formarmi inconsapevolmente per essere pronta a quello che mi sarebbe capitato più avanti.
  • Il comfort food per me è la pasta. Scavando sempre nei miei ricordi: da bambina la domenica c'era il grande pasto che era fatto di pasta fresca come tagliatelle, garganelli, gnocchi o polenta, e la pasta mi ha sempre trasmesso un forte senso di famiglia e di casa, poi mi soddisfa anche molto fisicamente sai? Quando mangio la pasta va giù e mi accarezza, dunque la pasta è quello che cucinerei. Se sono da sola a casa poi sarebbe sicuramente una pasta veloce da cucinare, anche una pastasciutta va benissimo.

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