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Lidia Beccaria Rolfi

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Lidia Beccaria

Lidia Beccaria, coniugata Rolfi (1925 – 1996), scrittrice italiana.

Citazioni di Lidia Beccaria

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  • Per rappresentare la dialettica servo/padrone non c'è bisogno del Lager, per raccontare il Lager non c'è bisogno di inventare una storia d'amore tra carnefice e vittima.[1]
  • Quando tu tentavi di raccontare la tua avventura, [i partigiani] tiravano sempre fuori l'atto eroico: "... però noi!" I tedeschi li avevano ammazzati loro, i fascisti li avevano fatti fuori loro... e noi eravamo prigionieri...[2]

Citazioni su Lidia Beccaria

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  • Grande disturbatrice, la battaglia contro fascismo e negazionismi non le impedisce di criticare l'equazione resistenza = lotta armata, che oscura ogni altra forma di opposizione antinazista, a cominciare da quelle attuate in Lager; di strapazzare gli amici deportati per il loro maschilismo; di imporre la presenza femminile nelle sedi più restie. Cuore vigile, prende posizione contro i crimini del presente, convinta che compito dei sopravvissuti sia testimoniare il Lager e insieme farsi portavoce di tutti gli oppressi, in primo luogo dei meno ascoltati. (Anna Bravo)
  • [Tornata dalla prigionia nel lager di Ravensbrück] Riprende a insegnare. Al momento di partire per una scuoletta in cima alle Langhe, è «pronta a violare subito la nuova legge dell'Italia libera» – fraternizzando con i genitori degli allievi, leggendo troppi libri e giornali politici, trascurando le preghiere in classe. In più – bella, bionda, minuta, penetranti occhi castani – si trucca e porta i pantaloni, fuma, non va in chiesa, balla alle feste dei coscritti. Per la gente del paese è una persona cara. Per i benpensanti di campagna e di città, una strana ragazza che deve aver avuto una strana esperienza in Germania. (Anna Bravo)

Note

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  1. Citata in Anna Bravo, Beccaria Rolfi Lidia, in AA.VV., Italiane. Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950), www.150anni.it
  2. Citata in Anna Bravo, Beccaria Rolfi Lidia, in AA.VV., Italiane. Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950), www.150anni.it

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